martedì, luglio 22, 2008

|Sbagliando si impara|#1|



|Esattamente quello che non si dovrebbe fare|

Alixir è la linea di "alimenti funzionali" creata dalla Barilla, colosso dell'industria alimentare italiana.
Gli alimenti funzionali sono "alimenti di cui si può dimostrare l’azione benefica e mirata su una o più funzioni dell'organismo, al di là dei normali effetti nutritivi. L’assunzione di alimenti funzionali prevede un evidente miglioramento dello stato di salute e di benessere e/o una riduzione del rischio di malattia." secondo la definzione del Ministero della Salute.
Insomma dei prodotti normali con l'aggiunta di vitamine, antiossidanti, principi attivi e chi più ne ha più ne metta.

Ora, è universalmente riconosciuto che questi prodotti sono stati un tragico flop: hanno mandato in onda un pò di pubblicità, li hanno piazzati nei migliori scaffali dei supermercati, e a sei mesi o poco più dal lancio le campagne di comunicazione sono sparite e gli scaffali occupati sono diventati quelli dei ripiani più bassi e nascosti.
Perchè?
A causa del prezzo maggiorato anche del doppio o forse più, come ad esempio il pane con "non so dentro cosa" rispetto alla rosetta tradizionale?
Anche.
Ma concentriamoci sulla comunicazione del packaging, il vestito con cui ogni prodotto effettua il suo primo approccio con il potenziale cliente.



Nero. Nero. Nero. Certo grafica di qualità e curata, ma chi potremme mai essere attratto da un prodotto alimentare dento una confezione completamente nera, che nemmeno fa capire cosa c'è dentro?
Inoltre ormai nell'imaginario s'è consolidata l'equazione alimenti nutrienti/bio=colori caldi ma non troppo accesi o violenti: la confezione degli Alixir sembra più quella delle pillole dei Jackson's!

LAltraStanza ringrazia Barilla per questa lezione su come non si deve fare un packaging.

Ps...
Nooooo, Comic Sans nooooo
Typecast Yourself!

1 commento:

Padda ha detto...

Secondo me la questione è più che altro questa: la gente non vuole mangiare sano, la gente vuol mangiare schifezze! :-)
Prova ne è il fatto che le zozzerie più immonde continuano a vendere.
La Barilla faceva più successo a concentrarsi sulle merendine Mulino Bianco, di cui negli ultimi tempi ha depennato le più golose per far spazio, anche in questo caso, a nuove merendine pseudobiologiche a ridotto contenuto calorico.
Ma basta!
Aridatece i tegolini, i soldini, e tutte le brioches infarcite di marmellata chimica!!!!! Il bimbo non vuole nè il plumcake nè tantomeno la briochina con uno scaracchietto di frutta dentro. Il bimbo vuole magnà!!!!!
Fossi nella Barilla, proporrei una linea di focaccioni ipercalorici ad elevato contenuto di unto e grassi. Il pasto migliore e più di sostanza per la pausa mattutina dei nostri bambini. Poi, sennò, le nostre povere creature si sentono anche inferiori rispetto ai compagni grassottelli:
"Che c'hai tu oggi di merenda?"
"Il focaccione con le cipolle e la melanzana sott'olio! E tu?"
"Una merendina non farcita a lievitazione naturale con pochi grassi, pochi zuccheri, un sentore di pesca ed un accenno di gustoso latte non pastorizzato accuratamente scremato."
"AhAh: sfigato!!!!!!!!" (modalità Nelson, il teppistello dei Simpson)
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