lunedì, gennaio 26, 2009

|Un Paese Meraviglioso|


|Come se niente fosse|

L'Italia è un paese speciale.
E' il paese in cui gli antisemiti di estrema destra sono tanti quanti gli antisemiti di estrema sinistra.
E' il paese dove puoi trovare un Papa che riaccoglie nella sua Chiesa ex-eretici che negano l'esistenza dei campi di sterminio nazisti, mentre i suoi vescovi scarlatti definiscono omicidio l'eutanasia.
E' il paese delle mamme e delle mogli, dove però lo stupro è considerato un semplice problema di ordine pubblico, come l'eccesso di velocità, non un'orrida cancrena culturale.
E' il paese dove i cortei "pacifisti" in difesa dei centri sociali "che rappresentano una risorsa per interi quartieri" lasciano dietro di sè danni per centinai di migliaia di euro ad arredi pubblici, vetrine, uffici, imbrattando quello che è veramente di tutti, cioè la piazza centrale di una grande città.
Un paese, uno stadio, un campo di battaglia dove tutto diventa una fetida gara al motto di "Io ho ragione, e tu non capisci un cazzo."

Un paese complètement deplacé, come direbbe una nostra meravigliosa concittadina.

Ps
Carla Bruni è meravigliosa. Come parla, come si atteggia, ogni tanto anche quello che dice.
Incredibile.
Ora è facile accusarla di essere un "puttanone", per i tre (o più) mariti, per il biglietto da visita infilato nel taschino di Donald Trump e altre favolette.
Ma nella stessa categoria potremmo collocare Lory Del Santo, Alba Parietti, etc etc.
A voi trovare le differenze.

martedì, gennaio 20, 2009

|E si tocca l'America|#1|


|Goodbye W.|

Da quanto aspettavamo questo giorno?
Ma deridere gli sconfitti è uno sport troppo scontato, anche oggi.
Chi è W.? E' un assassino, bugiardo, incompetente incapace?
Probabile.
Ma si può veramente ritenere W. un malefico stratega del male, leader delle orde del Nero Capitale pronto a distruggere, uccidere, invadere, etc etc etc.
W. invece è una piccola fiaba adatta all'ésprit du Temps.
Il giovane W. è passata da rampollo bamboccione di una delle più ricche-potenti-influenti famiglie americane a uomo più potente della terra, proprio sulle orme del venerabile padre, mentre forse avrebbe preferito starsene in Texas a seguire la sua amata squadra di baseball. O football? No, W. è decisamente più tipo da baseball, cappellini a visiera inclusi.
Ma davvero si può avere il coraggio di insultare, maledire, lanciare brutte scarpe a un uomo che non sa la differenza tra Slovenia e Slovacchia, e che chiama i suoi colleghi capi di stato "bro"?
Io me lo immagino W. solo nello Studio Ovale, al tramonto di un'altra lunga giornata di dominio del mondo, a guardare sconsolato le palline sulla sua scrivania...
Tic toc tic toc...
Lasciamolo tranquillo così, teniamo questa immagine come ultimo ricordo, sapendo che se la Storia emetterà il suo implacabile giudizio, la pietà e la misericordia umana le meritano anche i babbioni ignoranti.
Goodbye W.

giovedì, gennaio 15, 2009

|L'ésprit du Temps|

|L'Inno all'Umanità Liberata|

L'Umanità purificata, vincitrice della Morte che tutto distrugge e tutto rende vano, della cultura che invece di liberarci ci lega, della tecnica che invece di alleviare la nostra sofferenza ci rende schiavi della materia, dell'industria e del mercato.
L'Umanità che senza più religioni, ideologie, superstizioni, condizionamenti, si lascia riconquistare dalla Natura, dalle sue sane pulsioni e dalle sue leggi necessarie.
L'Umanità che dopo aver fallito la ricerca di un senso, della verità, della giustizia, l'Umanità che troppe volte ha cercato di costruire in terra il regno dell'uguaglianza e della pace, dissolvendo milioni di vite per creare la pace degna di un cimitero abbandonato, s'è finalmente arresa.
E si abbandona, libera e liberata, all'unica cosa che c'è rimasto di immutato e puro: la passione dei sensi.
Senza condizionamenti, senza paure, senza giudizi e tabù.
Passione liberata anch'essa dalla dittatura del mercato, dal potere del marketing e del controllo mediatico. Passione che diventa pienezza e potenza di vita.
L'Umanità che ama, ama la vita nel suo totale abbandono ai sensi e al loro appagamento.
Un'Umanità più innocente e buona.


Non sarebbe meraviglioso?

lunedì, gennaio 12, 2009

|Europe's Dream|#1|

|AustriaFelix|
|Piccolo è bello|

Navigando qua è là, leggendo qua e là, salta chiaramente all'occhio come piccoli paesi siano tutt'ora all'avanguardia in diversi campi della progettazione. Architettura nei Paesi Bassi, arredo e tecnologia in Scandinavia, grafica in moltissimi paesi dell'area teutonica, mittleuropea e orientale, come Svizzera, Polonia, le Repubbliche Baltiche.
Qualcosa però si muove intensamente anche in Austria, piccolo e vivace centro di un vecchio impero millenario che ha riunito sotto di sè popoli e culture così diversi, forze così centrifughe che pure seppero dare vita a forze e movimenti importantissimi e fondamentali per tutta l'evoluzione europea successiva.

Ieri ho scoperto il sito di questo studio viennese, e sbirciando i vari progetti sono rimasto allibito sia dalla prolificità di idee e spunti, sia dal risultato finale ottenuto, sempre oltremodo all'altezza.
Soprattutto gli interventi su architetture e interni mi hanno colpito: l'abilità e la capacità di utilizzare i colori sono sorprendenti, quasi avvincenti.
Si pensa alla piccola Austria come una contea con un passato troppo grande, grigia, spenta e noiosa, eppure sembra che qui si sappia usare il colore meglio che nel paese che ha dato i natali a Giorgione, Tiziano, Tintoretto, solo per citare chi del colore conosceva ogni piccolo segreto.
Bauer

C'è potenzalità, cultura, capacità ed energia nel Vecchio Continente.
La sfida, la sfida che portiamo stancamente avanti da quasi 60 anni, a volte inconsciamente, a volte contro voglia, è quella di liberare, unificare, fortificare tutte queste piccolo energie, che sembrano ancora del tutto slegate le une dalle altre, ma che invece sono silenziosamente e completamente intessute tra loro.
La storia e la cultura rimarranno sempre le basi su cui costruire l'avvenire, in qualsiasi delle scienze umane.

giovedì, gennaio 08, 2009

|Destroy Today|

|Destroy Today|
|Applicazioni|

Via SwissMiss, che se non ci fosse dovrebbero sul serio inventarlo,
ecco il sito di un programmatore che ci regala due applicazioni veramente interessanti:
DestroyFlickr e Destroy Twitter.

Si tratta in pratica di due piccoli e semplicissimi programmi per la gestione in remoto, quindi non da browser, di Flickr e Twitter.
Sinceramente, confrontandoli soprattutto con i programmi di gestione "ufficiali", Flickr Upload e Twitter Terrific, non posso che fare i complimenti a Jonnie Hallman, l'autore.

mercoledì, gennaio 07, 2009

|Le Pays du Cynisme Roi|#2|

|Neve|
|No No No|


Riemergere da metri di neve e giorni di paciosa accidia è sempre problematico.
Ovviamente non nel senso che possono intenderlo Studio Aperto, o la Eat Parade del TG2.
No, non è una tragedia per il fisico o la pancia, quelle sono sempre al top nell'Altra Stanza, è una catastrofe per il nostro povero Intelletto.
Due settimane lontano dal tran tran catastrofistico, dal chiacchiericcio metropolitano insulso, dalla più abbietta ignoranza e mistificazione della realtà ci hanno purificato.
E tutto ciò ha reso ancora più drammatico il ritorno, per cui pura la neve surrealista nera di Milano ha messo lo zampino.

La nuova guerra in Terra Santa tra Israele e Hezbollah nella Striscia di Gaza.
E' indubbio che Israele abbia tutte le ragioni a mobilitarsi contro il continuo bombardamento del suo territorio da parte di quelli che sono semplicemente terroristi. Ma da qui a perseverare in una guerra che non porterà mai a nessuna definitiva soluzione (vedi Libano 2006) ma che al contrario distrugge quelle effimere speranze di pace che potevano essere ancora alimentate, riavviando la diabolica spirale che da violenza porta nuova violenza, bè ciò è inaccettabile.
Come è inaccettabile la situazione diplomatica europea a riguardo: Sarkozy, ormai ex Presidente del Consiglio Europeo, ha ovviamente esagerato contro Israele, Angela Merkel ha esagerato dal versante opposto, Brown non s'è speso molto nel dibattito, e la nuova Presidenza Ceca è riuscita ad peggiorare la situazione con dichiarazioni tanto temerarie e coraggiose pro Israele, quanto assolutamente inutili per l'unico obiettivo che ci si dovrebbe porre: la Pace.
Israele non è un paese di generali assassini, è un paese stanco e impaurito, ma pronto a difendersi con le unghie e con i denti contro i suoi, troppi, nemici.
La pace si fa insieme, non incitando alla lotta suicida i due contendenti.
Sopra questo sfacelo totale, emerge ovviamente la diplomazia italiana: molto abbronzata, con ottime tutte da sci e bellissimi chalet.

Cannavaro, campione del mondo, capitano della Nazionale Italiana, attuale giocatore nel Real Madrid (questa l'ho sparata, ma come avrete ben capito, all'Altra Stanza interessa poco di Cannavaro & Soci, se non come esempi dello Zeitgeist che regna sulla nostra moribonda Repubblica) ha reputato utile renderci partecipi della sua opinione sul film Gomorra.
Con la sola capacità dialettica che definirei del "volemose bbene" di cui ormai i calciatori sono i migliori maestri nella nostra moribonda Repubblica, ha dichiarato che ovvio sarebbe molto felice che il film di Garrone vincesse agli Oscar, ma che sicuramente non è un film che fa bene all'immagine della nostra moribonda Repubblica. Cannavaro ci ha svelato che negli spogliatoi i giocatori non si prendono in giro riguardo alle dimensioni del pene, ma preferiscono divertirsi affibbiandosi simpatici attributi: quindi tra un "negro di merda", "frocio sudamericano", e chissà che altro, al povero Cannavaro è toccato "italiano mafioso". Credo che il "...di merda" sia stato censurato direttamente dall'intervistato.
Ora, l'unica motivazione non eccessivamente delirante con cui qualcuno ha giustificato la sortita del campione c'è stato il fatto che il suddetto film rovinerebbe il turismo.
Di delirante ci sono due cose in verità: primo che l'Italia si preoccupi e prenda sul serio quello che esprime non un magistrato dell'antimafia, o un politico alle prese con una difficile gestione, o un imprenditore ribelle al pizzo, ma bensì l'opinione di una persona che prima di parlare dovrebbe pensare meglio a che cos'è la mafia, cioè una malata e deviata organizzazione della società dove il più forte prevale e controlla il più debole tramite minacce, violenze, ma anche ricattatoria protezione: chiave di volta di tutto ciò è l'omertà, cioè il silenzio, il chiudere gli occhi davanti alle più abbiette, ingiuste e maledette azioni. Cioè esattamente quello che predica Cannavaro: caro Capitano la Mafia si vince parlandone, tutti i giorni, guardandola in faccia e sfidandola senza paura, non da soli ovviamente, ma tutti insieme, per farle capire che non può, non deve vincere, non può sopravvivere per sempre.
Secondo aspetto delirante, è la faccia tosta del Capitano: come può dire una cosa del genere pensando a quello che la mafia fa ogni giorno nella sua amata città? Come può così facilmente chiudere le ante di quell'armadio che tra gli altri orrori nasconde i cadaveri dei ragazzini uccisi "per sbaglio" dai sicari della camorra, le ossa dei magistrati e poliziotti e politici morti per combatterla nonostante tutto, il ricordo delle vittime sciolte nell'acido o annegate nel cemento armato?
L'unica cosa che si può dedurre da questa intervista è che no, non ci sbagliavamo affatto, i calciatori sono veramente ignoranti. E l'epiteto di mafioso, Cannavaro un pò se lo merita.

Alitalia è salva, viva Alitalia.
Certo che è salva. Salva lei e Colaninno&Co. veri eroi.
Eroi che entro quest'anno saranno ancora più ricchi, visto che presto venderanno tutto ad AirFrance.
Così alla nostra moribonda Repubblica resterà la famigerata "bad company", 5.000 dipendenti e tutti i debiti della vecchia azienda, AirFrance metterà le mani su Fiumicino, mentre Malpensa morirà. Esattamente quello che sarebbe successo se nel 2007 Prodi avesse venduto il baraccone a Spinetta. Peccato che il quel modo per lo meno la nostra moribonda Repubblica qualcosina lo avrebbe guadagnato.
Regista di questa patetica commedia: Berlusconi, ovviamente.
Che ha salvato Alitalia, facendola pagare tutta a noi. Garantendoci gli stessi disagi.
Ovviamente se chiedete qualcosa di questa questione a un elettore del Silvio Nazionale, di sicuro non ne saprà nulla, al massimo darà la colpa a sindacati, piloti, e a quel marrano di Prodi.
Le bugie sono una dolce droga, peccato non siano tutti tossicomani come noi.

Mercoledì 07 Gennaio, Milano paralizzata da una clamorosa nevicata di 40cm.
La Moratti sconsolata dichiara di non poter farci nulla, diamine a lei avevano assicurato 20cm, 40 sono veramente troppi! Non vanno giù manco con un pò di sale. Ah ops, quello lo abbiamo dato a chissà chi, quando ce lo hanno chiesto chissà quando.
L'Altra Stanza sospetta che la malefica regina di Milano lo abbia utilizzato per condire le pietanze della strabiliante cena a Palazzo Marino per l'inaugurazione della stagione alla Scala.
Accidenti, aveva pure lasciato il biglietto alla filippina con la raccomandazione di comprarlo sto benedetto sale, prima di partire per Cortina (la Moratti, non la filippina)!
Si sa, al giorno d'oggi è così difficile trovare personale competente...

Sogno un paese che dimentichi lo sdegno, ma ritrovi la dignità.