venerdì, novembre 30, 2007

[No Title Available]

[Trash]

martedì, novembre 27, 2007

[A Rounder World[#4]

[Sunglasses#2[by Munari]
[I nostri Santi]

Quando giovane designer ti trovi la notte nel letto a sognare soluzioni a prova di bomba per il tuo progetto, che un sorridente professore la mattina dopo ti boccerà con un candido sorriso, è allora che anche tu perdi fede nei design-blog, in ottagono, wallpaper, domus e interni ( se ancora qualcuno può avere fede in interni).
E' allora che senti il bisogno di uno spirito guida, di un santo protettore delle tue azioni creative.
Io mi appello sempre a Bruno Munari, chiedendo perdono per essere uno scolaro così scadente.

Occhiali da sole.
Brief: riparare gli occhi dalla luce diretta del Sole.
Concept: un paio di occhiali con montatura ritagliata da un cartoncino di carta da 200, fessura per gli occhi con aletta parasole superiore.

E' una cazzata?
Forse.
Fa ridere?
Certo.
Insegna?
Tutto.
E' semplicemente l'oggetto che spiega cos'era per Munari il Design.
Il Design è la soluzione intelligente e spiritosa, anche critica verso certi atteggiamenti o mode della società, di un problema nato dall'interazione degli uomini con l'ambiente esterno.

Gabbiette di diamanti piene di perle di fiume: 250.000€
Pochette di Gucci: 5.000€
Porsche Cayenne: 100.000€
Scrivania di Zaha Hadid: 300.000€
Purtroppo in molti campi il design s'è venduto al denaro. Non sarà una moda, non sarà un segno a salvarlo.
Sarà la riflessione sui suoi veri compiti.
E sull'esempio che ci hanno lasciato molti maestri.

Stasera
I Feel: il cinese mi ha stroncato
I Hear: dolce silenzio di campi, anche se non abito in mezzo ai campi
I Want: ok stanotte full immersion progettuale
I Will: tabula rasa

domenica, novembre 25, 2007

[A Rounder World[#3]

[Disperation Lapis]

Si può cazzeggiare quanto si vuole, ma alla fine la domenica di progettazione spinta arriva, come sempre.
La più grande occupazione dei designer del mondo non è progettare sedie, salvare il mondo, fare happening o settimane del mobile.
E' inventarsi scatole, borse, zaini, valigie, trolley, astucci, marsupi, sacche, fasce etc etc dove mettere quello che loro o qualcun altro ha inventato.
O forse sto diventando io un designer da scatolone?

Poi...
Lo sai che a Pizzo Calabro il sindaco ha chiuso il registro delle unioni civili?
Tutta la cittadinanza ha ricevuto la benedizione apostolica e i i ringraziamenti sentiti del Papa.
Ecco, invece di leggere le cazzate che scrivo io inzia a leggere il giornale!

mercoledì, novembre 21, 2007

[Racconti da Bar[#1]

[L'uomo con gli occhiali]

Pioveva strano sulla grande e grigia città quella mattina.
Sotto un'impalcatura, da troppi anni abbandonata davanti a una Pizza Express, incrociò un ragazzo alto, non brutto, vestito in quella maniera stravagante come solo a molti ragazzi nella grande e grigia città riesce bene.
Fissò lo sguardo sul volto di questo ragazzo: un grande paio di occhiali dalla montatura cromata gli incorniciavano gli occhi scuri.
"Bè non ti piacciono i miei occhiali?"
"Dunque ti dirò: la montatura è molto carina, ma devo sottolineare l'errore nella scelta del colore, o meglio della finitura superficiale.
Il cromato non esalta i tuoi tratti, e ciò dipende fondamentalmente dall'essere stesso di questa finitura. Il cromato non esalta nient'altro che le forme che riveste, ed essendone parte integrante, in fondo il cromanto non riesce ad esaltare altro che sè stesso.
Il cromato è il vezzo del lusso, cioè l'elogio del nulla.
Cosa differenzia la vecchia 500 dalla 500L? Gli specchietti e i "roll bar" cromati.
L'anima stessa della 500, la vettura per tutti ne resta semplicemente infangata.
No, proprio no, quella montatura cromata non mi convince.
Prova con il tradizionale "tartaruga": ha sempre il suo fascino."
"... Ci penserò, però grazie lo stesso."
"Figurati, buona giornata"

Stasera
I Feel: oddio le canne mi fanno diventare paranoico?
I Hear: It must be him - Vicky Carr
I Want: la fetta di torta pre nanna!
I Will: domani Eindhoven!!!!!!!!

martedì, novembre 20, 2007

[En Route pour la Jolie[#9]

[Come sopravvivere]

Il freddo vi costringe a comprarvi un eskimo?
Vi manca la dorata abbronzatura settembrina?
In biblioteca tutti i libri di Benni che volevate leggere sono già andati in prestito?
Vi siete abituati così bene alla vita pendolare, tre mezzi al giorno, da non notare nemmeno più le facce con cui dovete iniziare la giornata?
Siete in piena deriva post-progettuale?
State per andare nel paese più tossico d'Europa?
Non cambiate artista sul lettore Mp3 da una settimana?
La vostra vita vi sembra una puntata di Sex&The City (pure di quelle noiose) o in alternativa una canzone degli ABBA?

Per questo ed altro non abbiate paura.
Ci sono due soluzioni.
Una delle quali è una bella fetta di Sacher Torte bella pregna di cioccolato, marmellata, zuccheri zuccheri zuccheri prima di andare a letto.
L'altra non me la ricordo....
....
Dio sto cioccolato è un orgasmo
...

Stasera
I Feel: cioccolatoso
I Hear: The Teenagers...abbattetemi
I Want: un progetto da 30 con lode
I Will: meno due a Eindhoven

lunedì, novembre 19, 2007

[Il Mondo Nuovo[#2]

[Grazie Silvio! Per le grasse risate!]

Ok ci ero cascato anche io.
Come molti di voi credo, no?
Dopo le immagini di domenica sera, del comizio berlusconiano in S.Babila mi ero definitvamente convinto che il Silvio Nazionale fosse partito di testa.
E invece no, grazie ai commentatori del Corriere, Stella etc etc, ecco a cosa servono i commentatori, ho capito che in fondo questa mossa simil-pazzesca potrebbe servire ad andare incontro ai fermenti di "antipolitica" (odio questa parola) dell'elettorato italiano, sia al superamento della frammentazione del nostro scenario partitico.
L'obiettivo è fottere tutti in collaborazione con il PD di Walter.
Bè spero solo che anche Silvio legga i commentatori, e non si faccia prendere da idee più stramapalate...

Ma passiamo a un'altra analisi interessante.
Quella dell'elettore di FI.
Io ne conosco tanti, bravissime persone.
Ma poi vedi gli altri in S.Babila ti chiedi... "Ma sti qui che cazzo hanno in testa?"
Cori, urla, strepiti, gomitate.
Veramente tutta quella gente adora il nano?
Ma com'è possibile? Hanno delle vite così di merda da trovare come punto di riferimento un uomo del genere?
O forse attorno a lui si raccolgono solo quelli che amano i toni virili e decisi, i comizi senza se e senza ma, quelli che veramente ti fanno sentire parte di un qualcosa, ti indicano il nemico, e non comunicano niente di troppo complesso così da essere comprensibile anche per i colleghi non troppo svegli?
Sono così i sette milioni di italiani che amano Silvio?
E dov'erano un anno e mezzo fa quando attorno a lui suonavano solo cori da "Caduta degli Dei".

Io il tipico esemplara di votante, collaboratore, aiutante berlusconiano me lo immagino come i moderni venditori di case, quelli di Tecnocasa o Pirelli RE.
Dateci un'occhiata la prossima volta che ne vedete uno.

P.s. Pensiero post-TG1:
Sia mai un gattopardiano "Cambiare tutto perchè nulla cambi?"

Stasera
I Feel: censurato
I Hear: The Teenagers, New Songs & Demo
I Want: cacciare questo groppo che mi sento in gola
I Will: meno 3 a Eindhoven

domenica, novembre 18, 2007

[En Route pour la Jolie[#8]

[Liberi di sbagliare]
[Liberi di Sbagliare]

"Ma gli innamorati, i veri innamorati racconteranno con gli occhi la loro Verità"
Moliére

Working on...

venerdì, novembre 16, 2007

[En Route pour la Jolie[#7]

[I take my Tea[#1]
[Anche il vento fa piangere]

Le brutte notizie si fanno sempre annunciare.
A volte qualche sorriso in meno, qualche cattivo pensiero in più.
Le brutte notizie all'orizzonte spaventano sempre. Come essere in trincea ad aspettare il prossimo attacco.
Come in guerra, davanti alle brutte notizie si può scappare, ci si può arrendere, a volte implorare pietà, o cercare di batterle sul tempo.
Devi essere più forte di chi hai davanti, quando vedi avvicinarsi una brutta notizia.

Stasera
I Feel: ecco, fiuto l'acol come il segugio il sangue
I Hear: Amy Winehouse, quando non era ancora famosa. Ma era già brava
I Want: preparare un bel discorso
I Will: programmare un trionfale ritorno in arena

giovedì, novembre 15, 2007

[Il Mondo Nuovo[#1]

[Giustizia]

Una mattina di Novembre il sole splendeva pallido ma tiepido sull'antica città.
Quella mattina il vecchio scrittore, che tante gioie, tanti dolori, tante lotte e tante meraviglie aveva condiviso con la sua antica città decise di scrivere lasciando aperta la finestra del suo studio.
Benchè fosse completamente assorto nei sui studi, non potè non sentire il saluto di quella luce, la carezza di quell'aria fresca e dolce, come solo in poche mattine di tardo autunno si può ancora respirare nell'antica città.
Ad un certo punto un suono cadenzato giunse al suo orecchio, sovrastando quello del respiro di vita dell'antica città, un suono che piano piano prese sempre più forza, finchè l'antico scrittore riuscì a comprenderne il significato.
"Giustizia! Giustizia! Giustizia!"
Erano tempi difficili per la grande città. In un'epoca ricca e sregolata tanti valori, tante consuetudini di rispetto e convivenza sembravano essere scomparse, soffocate da qualcosa che nessuno riusciva a distinguere, a capire.
L'antico scrittore ricordava ancora gli anni in cui anche lui, pieno di speranze come adesso, ma più giovane, più ottimista e coraggioso, cercava di capire il mondo che lo circondava, di drizzarne le stroture, di combatterne le ingiustizie.
Quante volte contro la corruzione, l'illegalità, l'odio, la negligenza, la vigliaccheria aveva gridato "Giustizia! Giustizia! Giustizia!".
Sentire quella parola, gridata con forza, con energia, con determinazione gli diede la convinzione che forse un giorno anche per l'antica città sarebbe tornata un'epoca di impegno, di ottimismo, di civiltà e legalità.

Pochi metri più lontano dalla via della casa dell'antico scrittore, tra i tanti a gridare "Giustizia" Giustizia! Giustizia!", molti erano quelli che pochi giorni prima l'antico scrittore aveva visto bruciare caserme, bloccare strade, assaltare poliziotti. Quelli che pochi mesi prima avevano messo a ferro e fuoco altre città, ucciso un agente della polizia.
Quelli che urlando il nome di una squadra avevano fatto venire il disgusto a molta gente verso uno sport, antica attività una volta emblema del sano agonismo, della correttezza, del rispetto del valore dei propri avversari.

Un ragazzo innocente è morto. Era tifoso.
Pochi mesi prima un ragazzo innocente è morto. Era poliziotto.
Senza ultras chi sparerebbe addosso ai tifosi?
Senza assalti e risse chi sparerebbe addosso a ragazzi innocenti?
Senza apologia e difesa della violenza chi morirebbe tentando di difendere ordine e legalità?

Gli assassini di quel ragazzo morto domenica sono gli ultras, molti dei quali probabilmente erano suoi stessi compagni, molti dei quali, con la giustificazione del suo nome, hanno giocato l'unico sport di cui sono veri protagonisti.
Quello della violenza.

Stasera
I Feel: ok l'unica soluzione è la settimana di tre giorni lavorativi
I Hear: Yann Tiersen. Un pò di Parigi
I Want: piumone, pensiero stupendo
I Will: vincere al superenalotto in settimana. yeah

martedì, novembre 13, 2007

[En Route pour la Jolie[#6]

[Siate intelligenti]

Le bugie, per non dire le menzogne, sono segno d'intelligenza.
Io piemontese falso e cortese lo so bene...

-Ciao! Da quanto, come stai?
"Porco giuda, proprio te dovevo beccare stamattina?"

-Sì, ho capito.
"Che cazzo ha detto?"

-Ma no stai benissimo.
"Speriamo decida di stare chiusa in casa..."

-Hai ragione.
"Testa di cazzo"

-Dai, può andare bene.
"Visto che non ho nulla a che fare con quello che hai combinato..."

-Ma no tranquilla, non ti preoccupare.
"Basta! Stai zitta e non rompermi i coglioni oltre!"

-Buon week end!
"Per due giorni non devo vedere le vostre facce di merda"

-Sì tutto a posto.
"Ti odio stronza"

-Ehehehe
"Ecco sei un coglione. C'era bisogno della conferma?"

E potrei proseguire.
Ma qualche volta succede l'inaspettato.

-Ciao! Da quanto, come stai?
"Ti ho sognato tutte le notti, da tre mesi. Cosa non ti farei..."

-Anche io ti voglio bene.
"Forse ti amo, ma com faccio a dirtelo?"

-Grazie
"Grazie"

Stasera
I Feel: porca miseria nuoto... mi gelano già le chiappe
I Hear: aiuto, sono nel tunnel dell' "Unica Canzone in Loop Continuo"
I Want: domani Munari, rotonda della Besana, Milano
I Will: fare anche io gli auguri ad Helvetica

Ps
Merita una visita il sito con i progetti dei partecipanti al Premio Vico Magistretti.
Gran bei lavori. (Click-Click)

lunedì, novembre 12, 2007

[New News, Bad News]

[Un'altra tranquilla Domenica]

Dimmi te se il post#200 dovevo dedicarlo alle scene impietose di una tranquilla domenica di metà novembre...
Dimmi te se quelli che prima si menano tra di loro, poi si mettono d'accordo per menare quelli che in verità avrebbero sempre voluto menare si debbano meritare un post.
E infatti non se lo meritano affatto.

Preferisco parlare con il caro Presidente della Camera dei Deputati:
sa, caro Presidente, io preferisco sapere che la Polizia è armata, che lasciare le città in balia di delinquenti armati e incontrollabili.
In ogni caso io sto dalla parte della Polizia, sicuramente a lei toccherebbe difendere la mia auto, casa mia, magari qualche mio parente se questi delinquenti dovessero disgraziatamente darsi da fare in situazioni nelle quali io, o qualsiano normale cittadino, possa essere coinvolto.
Quello non è tifo. Quella è solo voglia di menare le mani nata da mente di gente frustrata, di bassa estrazione sociale, stupida e fondamentalmente con un spiccata anima delinquenziale.
Gli ultras, i tifosi di quel genere sono feccia, ou racaille si vous preferez.
E sarebbe ora di dirlo chiaro e tondo, di scriverlo sui giornali, di tappezzarne i muri di ogni stadio.
Vergogna a chi nel calcio li protegge.
Ma soprattutto vergogna a chi per lassismo o convenienza ha lasciato che essi rimanessere l'unica immagine del calcio nel nostro paese.

Certo, sono uno stronzo, sono un fascista, c'è scappato un morto.
Se gli ultras fossero persone civile ci sarebbe stato quel morto?
No.
Non c'è nessuna giustificazione per questa gente, per il plagio che attuano su persone che poi diventate vittime e cadaveri tutti definiscono i classici bravi ragazzi, per le situazioni da paese mediorentale in cui gettano le nostre città e le nostre periferie troppo spesso.
Difendedoli, si giustifica quella strumentalizzazione che fanno del tifo per usarlo come scusa e giustificazione della loro violenza.
Giustificando loro si giustifica anche chi ubriaco uccide la gente per strada, i ladri che irrompono in casa per derubare e ammazzare di botte intere famiglie, gli stupratori di studentesse e bambini.

Voi da che parte state?

Stasera
I Feel: scazzato, la matita non ha voglia di buttar fuori idee
I Hear: random
I Want: una sigaretta
I Will: 16-17-18 Design Shopping! Ma ne riparliamo

P.s



Helvetica compie 50 anni!
Ecco dove votare il miglior regalo di compleanno! (Click-Click)

sabato, novembre 10, 2007

[Saturday Fever]

Io adoro fare la spesa.
Soprattutto quando ho in mente cosa cucinarmi.
Ma cerchiamo di mettere dei paletti, entro i quali questa gioiosa esperienza eviti di tirare scemo il povero massaio.

Lontano? Attento
Ok, hai voglia dei croissant chimici dell'esselunga, voglia irrefrenabile, e allora va bene, non andare al super sotto casa ma fatti 6 km (andata e ritorno) a piedi per soddisfare le tue voglie.
Però ricorda che non è una grande idea quando finisci a comprare 3 kg di pasta, il latte, il succo di frutta, i gnocchi, il burro, i corn flakes, insomma materiale per colmare del tutto il tuo bel sacchetto giallo. Sono sempre 6 km. A piedi...

Sabato? NO!
Scegliere il sabato pomeriggio per la spesa è la condanna.
Non c'è il pianeta terra, di più. Tutti a comprare forse le provviste per la prossima guerra.
Sciure sesantenni ferme in mezzo ai corridoi, in estasi, o cercando di ricordare chissà cosa.
Sciure quarantenni che ritrovano le amiche del cuore, o quelle che non vedevano da millenni, con cui si fermano sempre in mezzo ai corridoi. Bloccando tutto.
In generale gente evidentemente alienata, che proprio non capisce che magari qualcuno dietro vuole evitare di buttare 3 ore in un supermercato.
E poi traffico, traffico, traffico, manco V.le Zara dopo i lavori in corso per la metro.
Con sti carrelli, grossi come dei panzer, o dei SUV tedeschi, metà dei quali rotti per cui vanno un pò dove diavolo gli pare. Di solito sempre contro le sciure in mezzo ai corridoi. Ma quello penso a causa dell'altissima densità di questi soggetti per corridoi. Alla fine per la disperazione l'ho mollato mezzo pieno davanti ai surgelati dove non c'era nessuno e andavo avanti e indietro a prendere quello che mancava.

Nonostante tutto tu adori fare la spesa.
Quindi gnocchi al pesto, entrecote, insalata di valeriana e pomodorini.
Non mangiavo così tanto da molto tempo...

Stasera
I Feel: sazio
I Hear: ma sti Muse saranno veramente bravi?
I Want: che tu mi dica sempre che mi vuoi bene
I Will: Design Academy di
Eindhoven?

mercoledì, novembre 07, 2007

[A Rounder World[#2]

[Luxe et Volupté]

Cosa diavolo è il lusso?
Al terzo anno di una facoltà come quella di Design, dove purtroppo lezioni, riflessioni ed esempi su questo argomento sono all'ordine del giorno, mi sono veramente rotto di sentir parlare di lusso.
Il lusso è semplicemente quel concetto inventato prima non si sa bene se da chi ha vagonate di soldi, o se da quelli che a questi "fortunati" vendono vagonate di cazzate, per avere una giustificazione e una difesa davanti alle moltitudini di poveracci, e di poveracci dell'ormai inesistente classe media.
Il lusso acquistato ed esibito si autogiustifica poichè ormai è visto come primo diritto di chi se lo può permettere, ma la moda del lusso è estremamente democratica, e coinvolge innumerevoli vittime in ogni classe sociale: in questo senso diventa strumento di difesa, i ricchi diventato esempio ed eroi per tutti quelli che vorrebbero vivere esattamente lo stesso lusso.
Finita questa premessa, ecco la mia personale opinione: il lusso è quel malasano mezzo per cui un certo tipo di economia tenta di sopravvivere a sè stessa e a tutto il resto.
Progettare il lusso è peggio che fare un patto con il diavolo del Faust.
Progettare il lusso vuol dire chiudere gli occhi davanti a uno dei fatti più evidenti di questo primo decennio del XXI secolo, cioè che semplicemetne il mondo sta andando a puttate, e seguendo il lusso non si fa altro che mandarlo a puttane solo più velocemente.
Forse, peggio ancora, è inventarsi un falso mito di lusso con il quale illudere le moltitudini, vendendo merdate e peso d'oro, facendo credere di vendere immagine, di vendere vita, esperienze, soddisfazione.
Fondamentalmente quello che fa la moda. Poi ovviamente quando la borsa di Prada, Chanel o chi cavolo vuoi, oltre a costare 5000€ perchè ha il nuovo loghetto della collezione autunno/inverno, te la fanno pure il versione premium 20.000€ perchè intessuta con le fibre dell'ultima pianta della cambogia orientale, quella che gli indigeni che prima adoravano hanno venduto per l'abbonamento a SKY, bene quella è la vetta più malefica e perversa a cui si può puntare.
Il lusso non è benessere, non è qualità, non è cura, non è prestazioni, non è funzionalità, ergonomia o quant'altro.
Il lusso è qualcosa che viene dopo, e che ormai molto spesso viene da solo senza tutto il resto.
"Il lusso è un rubinetto d'oro con maniglie tempestate di diamanti a 24 carati, da cui esce solo acqua inquinata e tossica" Bruno Munari.
Ovviamente, per il biblico detto "Mano lava Mano", da questa fregola edonista e autolesionista è saltato fuori il Design for the Others, la progettazione biocompatibili, il Life Cycle Design.
Tutto per pulirsi un pò la coscienza, visto che niente o quasi di tutto ciò che è stato progettato di ecocompatibili ha dato la minima speranza di cambiare abitudini consumistiche o di salvare il mondo.
Secondariamente perchè, come ho appena letto su First, inutile magazine mensile di Panorama con mille articoli sul lusso, le bottiglie di succhi biologici completamente ecocompatibili dal tappo in giù costano 10$ l'uno. I succhetti in tetrapak al supermercato costano meno di 1€.
Nascerà il nuovo business per la salvezza del mondo? Vip e Star datevi da fare, solo voi potete convincerci a pagare le cose 10 volte e far diventare la salvezza del pianeta una cosa molto chic!
In conclusione, preferisco rinunciare a posare il mio culo sulla pelle di qualche Porsche GT3 che mettermi a progettare gioielli-gabbiette tempestati di diamanti e con dentro una manciata di perfette perle di fiume.
Lascio questo piacere a qualche altro culone, tanto sono sicuro che la lista sarà lunga.

Stasera:
I Feel: Se non m'ammalo mò...
I Hear: Badly Drawn Boy, non siamo male, ci disegnano così
I Want: quel fottuto piumone
I Will: Bar sotto il mare o Tempeste d'acciaio?

lunedì, novembre 05, 2007

[En Route pour la Jolie[#5]

[On est su l'internet!]



Je t'aime, Pauline. Je ne cesserai jamais de t'aimer.

domenica, novembre 04, 2007

[Provinciali[#1]

[Cronaca Nera]

Le tre visioni del mondo

Telekabul Vogue:
-Non bisogna punire, bisogna prevenire
-Anche noi eravamo emigranti
-Vanno aiutati non perseguiti
-Basta guardare i dati e le statistiche

Perbenismo:
-Non hanno niente, sono poveri, vanno aiutati
-Non sono tutti uguali
-Tanti lavorano e sono integrati
-Basta guardare i dati e le statistiche

Urlato all'italienne:
-Vanno cacciati via tutti a calci in culo
-Un lavoro non vuol dire mendicare o rubare
-Sono troppi sono ovunque
-Basta guardare i dati e le statistiche

Il pensiero, non troppo debole, non troppo urlato, forse troppo perbenista:
Non è vero che sia Berlusconi il colpevole della pedagogia della criminalità che attanaglia questo paese. Semplicemente è stato sempre così.
Onorevoli e senatori senza preoccupazioni, rispettati, obbediti.
Leggi a geometria variabile, uguaglianza tagliata su misura per ogni grado di cittadinanza.
Certezza dell'impunità per i potenti, i furbi, o quelli meglio organizzati.
Occhi chiusi di chi dovrebbe amministrare città, sicurezza e giustizia.
Ci voleva proprio la morte di un'innocente signore a far riaprire gli occhi ai nostri amministratori.
Fa ancora più male sapere che presto quella signora sarà dimenticata. Forse riesumata come qualche reperto preistorico alla prossima tragedia.



Forgive me Delilah!