domenica, gennaio 20, 2008

[Human Being]

[Fake Jump[#2]
[Standing]

Difficile riordinare le idee;
Difficile la Domenica, è sempre stronza.
C'è la nebbia, a Mezzogiorno tutte le campane battono a festa.
All'unisono mentre a Roma un vecchietto parla.
Poi ancora nebbia.
E lo scrittore che non sa scrivere di sesso.
E i confini, i tracciati delle fini, che non sono mai piacevoli come vorresti.
Come chiudere una porta e lasciarsela alle spalle.
Cosa c'era dentro? E chi lo sa... Vaghi ricordi... Vaghissimi...
Ma c'era la porta?
E cercare la maniglia della successiva. Ma quante sono?
Alcune rimangono in mano, altre sono chiuse a chiave, altre sono rotte e ti tagliano il palmo; nemmeno un buco di serratura da cui spiare.
E se dall'altra parte non c'è niente?
Bello saltare, sentire l'aria premere sotto i piedi, il cappotto gonfiarsi e vedere il mondo alla rovescia. Giusto cercare immagini piacevoli prima di chiudere gli occhi.
E se dopo ci fossero scale. Scale rimaste sotto siepi per anni, con ancora la terra a incrostarle. Scale alquanto silenziose, è parapetti di lauro tagliato con mano assassina.
Aspetti domani, perché ogni domani è pieno di promesse.
Ma qua si divaga sul personale...

Semplici appunti per riordino mentale.

2 commenti:

Demian ha detto...

Anche a me la domenica fa questo effetto di solito.
Ma, come hai detto tu, il domani è un altro giorno. C'è un lunedì per tutti. Dopo la malinconia domenicale, torniamo alla vita meccanica dei giorni feriali, aspettando quelle promesse. E ogni giorno, ci da una chiave per aprire quelle porte, che ci siano scale o il vuoto, dietro. L'importante è aprirle tutte, con cautela.
Un abbraccio
D.

E. ha detto...

ti dico
oggi non c'era la nebbia, ma i pensieri sono rimasti in disordine lo stesso.

:)