Alixir è la linea di "alimenti funzionali" creata dalla Barilla, colosso dell'industria alimentare italiana. Gli alimenti funzionali sono "alimenti di cui si può dimostrare l’azione benefica e mirata su una o più funzioni dell'organismo, al di là dei normali effetti nutritivi. L’assunzione di alimenti funzionali prevede un evidente miglioramento dello stato di salute e di benessere e/o una riduzione del rischio di malattia." secondo la definzione del Ministero della Salute. Insomma dei prodotti normali con l'aggiunta di vitamine, antiossidanti, principi attivi e chi più ne ha più ne metta.
Ora, è universalmente riconosciuto che questi prodotti sono stati un tragico flop: hanno mandato in onda un pò di pubblicità, li hanno piazzati nei migliori scaffali dei supermercati, e a sei mesi o poco più dal lancio le campagne di comunicazione sono sparite e gli scaffali occupati sono diventati quelli dei ripiani più bassi e nascosti. Perchè? A causa del prezzo maggiorato anche del doppio o forse più, come ad esempio il pane con "non so dentro cosa" rispetto alla rosetta tradizionale? Anche. Ma concentriamoci sulla comunicazione del packaging, il vestito con cui ogni prodotto effettua il suo primo approccio con il potenziale cliente.
Nero. Nero. Nero. Certo grafica di qualità e curata, ma chi potremme mai essere attratto da un prodotto alimentare dento una confezione completamente nera, che nemmeno fa capire cosa c'è dentro? Inoltre ormai nell'imaginario s'è consolidata l'equazione alimenti nutrienti/bio=colori caldi ma non troppo accesi o violenti: la confezione degli Alixir sembra più quella delle pillole dei Jackson's!
LAltraStanza ringrazia Barilla per questa lezione su come non si deve fare un packaging.
Oggi sono felice. Sono felice perchè ho capito che in fondo, nonostante tutti i razzismi, gli estremismi, le censure, le dittature etc etc etc, forse in occidente non ci fregheranno più. E devo ringraziare l'Iran e i suoi guardiani. E Photoshop. Ragazzi Photoshop distrugge i regimi totalitari e li seppellisce sotto caterve di risate!
Sabina Guzzanti: "A me non me ne frega niente della vita sessuale di Berlusconi - grida l'attrice, fra le ovazioni del pubblico - ma tu non puoi mettere alle Pari opportunità una che sta là perché t'ha succhiato l'uccello. Non la puoi mettere da nessuna parte ma in particolare alle Pari opportunità, perché è uno sfregio. Vattene!".
Se non ti piace questo mondo qua, almeno provaci a costruirne uno più soddisfacente.
Luglio non è iniziato bene.
1. Stress da prestazione. Si riassume nell'incubo di una mano che non riesce a dare vita a una forma ben visualizzata nella propria mente. Diciamo che è l'incubo di tre anni presso il Politecnico di Milano.
2. Stress da futuro. Che farò? Che combinerò? Chi mi resterà? Per far tacere queste scomodissime e imbarazzanti domande, l'unica soluzione è pensare a una fuga, sperando che il futuro sia un pò meglio qualche migliaio di chilometri più in là.
3. Stress da ormoni. E' estate. E basta questo...
4. Stress da vita sociale. Mi perdo party in piscina, mi scotto al sole... Sto elaborando una classifica dei peggio appuntamenti, saprei già chi la potrebbe vincere. Ho voglia di stare in mezzo alla gente, ma poi questa gente mi innervosisce. E non mi gusto più la Menabrea, e mi vien voglia di fumare.
5. Stress da shopping. Non mi piace niente. E quello che mi fa meno schifo parte da 200€. Per comprare roba che mi fa cagare, non compro niente. Ma ho voglia di comprare qualcosa!!! Sembro Moretti che dice a D'Alema di reagire...
6. Stress politico. E va bene, non abbiamo vinto. Ma siamo andati avanti. Tanto da convincerci che non abbiamo nemmeno perso. In questo paese schizofrenico tutto si può riassumere nel semplice fatto che abbiamo distrutto la democrazia uccidendola da dentro, con un sadismo da malattia mentale, dicendoci che in fondo, ma sì, chi cazzo se ne frega!
7. Stress da cazzeggio. Sono sempre impegnato, ma mi sembra sempre di perdere tempo. "Non hai un cazzo da fare, prova qualche concorso" E si torna al punto 1.
8. Stress ultimatum. Pensi, pensi, pensi, e non trovi soluzioni e nemmeno vie d'uscita. Non ti disperi, però ti incazzi!
E Venere disse: "Mira al cuore!"
ps Oggi è la data di nascita di Garibaldi, nonchè la data della Festa d'Indipendenza degli Stati Uniti d'America. Non sapevo che coincidessero questi due eventi, ma di entrambi dovremmo ricordarci più spesso. Di Garibaldi, la cui esperienza umana ci ricorda che pur continuando a essere intimamente italiani (con tutti i nostri catastrofici difetti) si può diventare degli eroi altruisti, coraggiosi, disinteressati e idealisti. Degli Stati Uniti perchè in fondo, nonostante tutto, rimangono uno dei migliori esempi di democrazia, dove tutto si fonde e rimane in continuo movimento, dalle lobby, alle congreghe religiose estremiste, ma anche ai tanti cittadini che non dimenticano il potere tutto democratico di poter costruire un mondo migliore.