mercoledì, novembre 07, 2007

[A Rounder World[#2]

[Luxe et Volupté]

Cosa diavolo è il lusso?
Al terzo anno di una facoltà come quella di Design, dove purtroppo lezioni, riflessioni ed esempi su questo argomento sono all'ordine del giorno, mi sono veramente rotto di sentir parlare di lusso.
Il lusso è semplicemente quel concetto inventato prima non si sa bene se da chi ha vagonate di soldi, o se da quelli che a questi "fortunati" vendono vagonate di cazzate, per avere una giustificazione e una difesa davanti alle moltitudini di poveracci, e di poveracci dell'ormai inesistente classe media.
Il lusso acquistato ed esibito si autogiustifica poichè ormai è visto come primo diritto di chi se lo può permettere, ma la moda del lusso è estremamente democratica, e coinvolge innumerevoli vittime in ogni classe sociale: in questo senso diventa strumento di difesa, i ricchi diventato esempio ed eroi per tutti quelli che vorrebbero vivere esattamente lo stesso lusso.
Finita questa premessa, ecco la mia personale opinione: il lusso è quel malasano mezzo per cui un certo tipo di economia tenta di sopravvivere a sè stessa e a tutto il resto.
Progettare il lusso è peggio che fare un patto con il diavolo del Faust.
Progettare il lusso vuol dire chiudere gli occhi davanti a uno dei fatti più evidenti di questo primo decennio del XXI secolo, cioè che semplicemetne il mondo sta andando a puttate, e seguendo il lusso non si fa altro che mandarlo a puttane solo più velocemente.
Forse, peggio ancora, è inventarsi un falso mito di lusso con il quale illudere le moltitudini, vendendo merdate e peso d'oro, facendo credere di vendere immagine, di vendere vita, esperienze, soddisfazione.
Fondamentalmente quello che fa la moda. Poi ovviamente quando la borsa di Prada, Chanel o chi cavolo vuoi, oltre a costare 5000€ perchè ha il nuovo loghetto della collezione autunno/inverno, te la fanno pure il versione premium 20.000€ perchè intessuta con le fibre dell'ultima pianta della cambogia orientale, quella che gli indigeni che prima adoravano hanno venduto per l'abbonamento a SKY, bene quella è la vetta più malefica e perversa a cui si può puntare.
Il lusso non è benessere, non è qualità, non è cura, non è prestazioni, non è funzionalità, ergonomia o quant'altro.
Il lusso è qualcosa che viene dopo, e che ormai molto spesso viene da solo senza tutto il resto.
"Il lusso è un rubinetto d'oro con maniglie tempestate di diamanti a 24 carati, da cui esce solo acqua inquinata e tossica" Bruno Munari.
Ovviamente, per il biblico detto "Mano lava Mano", da questa fregola edonista e autolesionista è saltato fuori il Design for the Others, la progettazione biocompatibili, il Life Cycle Design.
Tutto per pulirsi un pò la coscienza, visto che niente o quasi di tutto ciò che è stato progettato di ecocompatibili ha dato la minima speranza di cambiare abitudini consumistiche o di salvare il mondo.
Secondariamente perchè, come ho appena letto su First, inutile magazine mensile di Panorama con mille articoli sul lusso, le bottiglie di succhi biologici completamente ecocompatibili dal tappo in giù costano 10$ l'uno. I succhetti in tetrapak al supermercato costano meno di 1€.
Nascerà il nuovo business per la salvezza del mondo? Vip e Star datevi da fare, solo voi potete convincerci a pagare le cose 10 volte e far diventare la salvezza del pianeta una cosa molto chic!
In conclusione, preferisco rinunciare a posare il mio culo sulla pelle di qualche Porsche GT3 che mettermi a progettare gioielli-gabbiette tempestati di diamanti e con dentro una manciata di perfette perle di fiume.
Lascio questo piacere a qualche altro culone, tanto sono sicuro che la lista sarà lunga.

Stasera:
I Feel: Se non m'ammalo mò...
I Hear: Badly Drawn Boy, non siamo male, ci disegnano così
I Want: quel fottuto piumone
I Will: Bar sotto il mare o Tempeste d'acciaio?

3 commenti:

Padda ha detto...

Capita a fagiolo questo tuo post sul lusso. Post che peraltro condivido.
E a proposito di poverà, sul mio blog ho appena pubblicato una nuova sezione dal titolo "Flickr SOS Project". L'idea è quella di raccogliere foto attraverso flickr per poi pubblicare un libro, i cui ricavi di vendita saranno devoluti in beneficenza. Qui ci sono tutti i dettagli: http://frammentisparsi.wordpress.com/2007/11/08/flickr-sos-project-aiutiamo-chi-ha-bisogno/

E' importante sapere che il progetto non ha alcun costo per l'utente. La pubblicazione del libro sarà gestita interamente dal sito www.lulu.com, che stamperà le copie solo quando qualcuno le acquisterà, e tratterrà in automatico i soldi necessari alla produzione, rendendo disponibili i ricavi che poi andranno in beneficenza.
Tutti i dettagli sul mio blog, poi ti ho anche mandato un invito flickr a partecipare al gruppo.
Mi faresti anche un grande piacere se difondessi l'idea, visto che so che hai molti contatti in flickr e che anche il tuo blog è particolarmente seguito (magari metti un link).

Mi piacerebbe che l'idea si diffondesse, in modo da dimostrare che Internet è davvero una grande comunità e che tutti, con poco, possiamo davvero fare qualcosa.

Se hai domande scrivimi pure (paddino@gmail.com). E se vuoi partecipare attivamente in qualsiasi modo sei il benvenuto.

Spero tu non prenda questo commento come pubblicità, il suo scopo è esattamente il contrario.

Ciao!

Anonimo ha detto...

Tutto ciò è disdicevole. Un lusso che non ci possiamo concedere.

E. ha detto...

sto rivalutando pure i calzini bucati

però no
quelli si spugna no...