venerdì, febbraio 08, 2008

[Musica[#2]

[PoliPazzi[#16]
[Amen]

Abbiamo tutti qualche debolezza.
Io ho i Baustelle.
La musica italiana ci deve far cagare per forza?
Ebbene io me ne fotto, e qui dichiaro, ammetto, confesso, che questo benedetto gruppo toscano è una benedizione.
Amen, quarto album, è esattamente quello che un fedele fan dei Baustelle poteva aspettarsi.

"Per questo le Avanguardie erano ok,
almeno fino al sessantasei"


1 commento:

Padda ha detto...

Musicalmente ammetto che questo nuovo album l'ho trovato ostico, almeno al primo ascolto: troppo barocco, per i miei gusti. Ma i testi sono di una potenza indescrivibile, da inchino: fuori da ogni schema musicale italiano. "Alfredo" è la più incredibile: scavalca ogni facile possibile retorica in cui era più che rischioso cadere.
E poi credo che il disco cresca ad ogni nuovo ascolto, partendo già da una base solidissima.
Se vogliamo, è il disco più complesso dei Baustelle ma anche quello che probabilmente rappresenta meglio la loro potenza musical-testuale.