domenica, agosto 26, 2007

[Al ladro, al ladro]

[Mazze ferrate]

Il concetto italiano di casa è terribilmente borghese: luogo dedicato completamente alla famiglia, rifugio e difesa contro l'esterno, culla di intimità e privacy.
Non è solo un concetto astratto, ma ogni mobile, ogni suppellettile, ogni muro diventa custode e parte di un qualcosa che caratterizza appunto lo spirito, l'atmosfera di ogni abitazione.
Per questo quando una casa viene violata da individui esterni, soprattutto se con cattive intenzioni, si viene pervasi dalla sensazione di indossare un abito sporcato da qualcun altro, dal disagio di non sentirsi più al sicuro proprio nel posto che è sicuro per definizione.

Inoltre, fin dall'inizio della civiltà, l'uomo ha strutturato la proprio società secondo regole bel precise, completamente diverse da quelle che contraddistinguono il regno animale.
Al posto della legge del più forte, si sono imposte normative, subito scritte da ogni popolazione non appena avuto accesso agli strumenti della scrittura, che guardando bene non sono affatto dissimili tra popoli lontani e molto diversi tra loro.
Già migliaia di anni fa possiamo trovare il comandamento non uccidere, e quello non rubare.
Ieri, a mezzogiorno, casa mia è stata violata da due ladri.
Hanno rubato due collane e un paio di orecchini, solo perchè per fortuna e per caso io sono salito al piano di sopra e ne ho scoperto uno.
Senza pensare, urlandogli dietro e rincorrendolo, l'ho costretto a saltare dal primo piano e scappare via. Evitando che potesse rubare molto di più.
Ma ormai la mia casa è stata violata, tre oggetti molto importanti per mia madre e mio padre sono stati perduti e ora io fondamentalmente odio i pakistani, poichè tale era l'etnia del ladro.
Sono ancora schifato dal pensare che mentre salivo le scale sentivo un fortissimo odore di sudore, in una casa che da quando sono bambino per me ha sempre e solo profumato.
E' stata violata anche in questa.
Il mio unico rimpianto è non aver avuto un bastone da spaccare in testa a quel fottuto bastardo.
Mia consolazione è che questo non fosse armato, perchè in tal caso forse adesso non sarei qui.

C'è una deformazione nel pensiero comune italiano: questi fatti vengono fondamentalmente giustificati.
Sono immigrati non hanno niente, poveri poveri.
Per chi ha ori o grandi casi invece è quasi giusto essere vittima di questi delinquenti, perchè da sempre nel nostro paese chi possiede qualcosa che vada oltre l'ordinario (concetto non ben specificato) suscita immediata invidia, quindi o l'ha rubato o l'ha ottenuto illecitamente.
Il concetto di lavoro onesto e faticoso è così fuori dalla nostra mentalità che praticamente non esiste e quindi non può essere causa di benessere economico e materiale.
Una mia amica, il giorno dopo aver subito un tentativo di stupro davanti al proprio portone di casa, in centro a Scemopoli, ha praticamente giustificato l'aggressore con pressapoco gli stessi motivi: è immigrato, è povero, magari è pure pazzo, non è colpa sua.
Ma se lo stupro fosse effetivamente avvenuto?
Quale sarebbe stato il prezzo di queste giustificazioni?
La proprietà privata e la sicurezza sono pilastri fondamentali di una società civile.
Eccessivi garantismi, tolleranze, indulti, pressapochismo, insomma il solito "volemose bene" di molta parte della classe dirigente si spiega semplicemente con il fatto che questi personaggi possono ottenere sicurezza e giustizia senza problemi, completamente a loro vantaggio.
Vedi il caso delle funi spezzate alla barca su cui stava Mastella.
Invece la sicurezza e la giustizia sono un diritto di tutti.
E per affermare ciò non ci sarebbe assolutamente bisogno di nascondersi dietro a torce e forconi da lega nord

1 commento:

Padda ha detto...

Una delle mie paure più grandi è entrare in casa un giorno e trovarci dentro qualcuno. Non so come reagirei, se sarei sopraffatto dal timore che il ladro possa essere armato oppure se tenterei, come hai fatto tu, di acchiapparlo.
Di certo, condivido in toto il tuo discorso e mi chiedo come effettivamente sia possibile giustificare questi atti. Posso cercare di comprendere le ragioni che spingono a rubare (e allora ci sta il discorso è povero, è cresciuto come un delinquente, ecc). Ma dal comprendere al giustificare ce ne passa di acqua sotto i ponti. Questi atti vanno puniti, purtroppo in Italia non solo questo non avviene ma addirittura le istituzioni varano leggi a tutela dei delinquenti, che permettono e incentivano questo tipo di reati. Per dirne una, a Carugate vicino al Carrefour c'è appostato da qualche giorno un bel campo di zingari. Siccome esattamente come l'ho visto io l'avrà visto anche la polizia, mi chiedo perchè queste persone possano continuare a rimanere lì e non vengano immediatamente sfollate (visto che è chiaro che non sono qui in gita di piacere e che non vivono solo grazie all'elemosina raccimolata ai semafori). Il problema è che legalmente sono tutelati a rimanere in quel punto, visto che hanno il diritto ad avere alcuni giorni per liberare la zona. Mi chiedo che succederebbe se io, cittadino italiano, decidessi di montare una tendina in mezzo al medesimo prato e ci vivessi dentro per qualche giorno. Suppongo che nel giro di poche ore i carabinieri verrebbero a prendermi intimandomi di liberare la zona. E se io opponessi resistenza, rivendicando il diritto di occupare quel suolo pubblico che in linea teorica mi appartiene, il risultato sarebbe una bella giornata in questura con denuncia annessa per resistenza a pubblico ufficiale.
Queste sono le cose che succedono nella nostra povera Italia, il paese in cui si arrestano gli immigrati (quelli delinquenti, sia chiaro) e li si rilascia il giorno dopo; in cui l'espatrio quando necessario non viene fatto in maniera coatta, ma sembra quasi un favore che si chiede a queste persone (che naturalmente poi non lasciano l'Italia); in cui si continua ad accettare indiscriminatamente qualunque persona voglia entrare nel nostro paese, meglio se ci viene per fini poco legali. E, infine, il paese in cui si condanna il gioielliere che ha sparato al ladro, e si dà al ladro l'indulto perchè si è comportato bene.
Come hai detto tu, non servono i forconi; però servirebbe una seria regolamentazione in questo campo.