[Un uomo in Ponda]
Questi giorni ho requisito la Panda del nonno per andare al lavoro.
E ho riscoperto il piacere sadico nel guidare un'auto agile come un gatto e stabile come un cammello.
Inoltre, essendo sprovvista di impianto audio, ho riscoperto l'antica abitudine di pensare mentre si guida, come già facevo sempre sulla mia defunta Clio.
Ed effettivamente la fecondità creativa del pensiero del guidatore è incredibile.
Tra una curva e l'altra, tra una nuvoletta di pensiero e la successiva ecco l'idea di scrivere i "Dialoghi di un'uomo e la sua Ponda".
Ponda perchè come giustamente osserva la Sara, è una vergogna chiamare ancora Panda la nuova Panda, un insulto a Giorgetto Giugiaro e a quell'auto che tanti abbiamo guidato (io no, dovrei rimediare), ecco quindi che davanti a una piadina a Cunetto è nato lo svarione Ponda!
Francamente a me sembra geniale, e sia come sia appena il nonno acconsentirà e la Panda diventerà mia, la battezzerò Ponda.
Tutto questo è nato in sella alla mia Ponda.
Non vedo più limiti alla mia cretività!
domenica, agosto 19, 2007
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1 commento:
A proposito di mancanza di impianto radio sulla Panda, mia cugina aveva risolto la cosa con un walkman a cui aveva attaccato delle piccole casse portatili. Una genialità. Oggi che la tecnologia ha fatto passi da gigante si potrebbe addirittura utilizzare un lettore mp3! :-)
W la Panda!
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