lunedì, ottobre 30, 2006

Cielo di Vaniglia

Un cielo azzurro.
Solo azzurro.
E un puntino vaniglia, con una spruzzata di panna montata.
Un'astronave color vaniglia.

Sei partito Mr.SweetHeart.
Sei di nuovo uno SpaceCowboy.
Sei partito senza avvisare, solo un mio messaggio ha potuto raggiungerti, prima che l'iperspazio ti inghiottisse nel suo buio e profondo ventre.
Sei partito perchè non volevi più questa Terra.
Odiavi questo suolo, dove tutti scappano via inseguiti da non si sa cosa.
Forse dal Tempo, che non si è mai fermato.
Come è sempre stato nei tuoi Sogni...
Io che ti sentivo così vicino ho provato a fermarti.
Avrei voluto farti vedere i colori che il Tempo sceglie appositamente per ogni foglia che appassisce, quando arriva l'autunno.
Avrei voluto sentire con te le carezze del vento, quando freddo e imperioso scende dalle Valli del Nord, e quando caldo e placido ci raggiunge dalle infuocate Oasi del Sud.
Ma tu di tutto ciò hai visto solo tante, troppe mani.
Che egoiste si tendevano verso di te, ognuna per prendersi il suo pezzetto.
E hai scambiato la mia mano per una di quelle.

Ora sei lontano, in mezzo a stelle blu, a stelle rosse, a stelle appena nate, a stelle già morte.
Di queste io vedo ancora la Luce, mentre tu lassù sei sfuggito al tuo nemico.
Il Tempo non ti trova più, e tu nascosto lo osservi trascorrere, disperato e infuriato.
Seduto sul ponte di comando non hai più preoccupazioni.
Nessuno ti dirà "Mi ami?"
Nessuno ti chiederà "Posso baciarti?"
Ora potrai vivere quell'attesa, senza timore di dire no, senza la spada di Damocle delle occasioni perse, delle parole non dette, dei piccoli e silenziosi gesti che non hai fatto.

Io qua non posso più aspettare il tuo ritorno, non posso aspettare che ti volti.
Per osservare i colori delle foglie d'autunno ho scelto di rimanere schiavo del Tempo.
E della fretta di vivere che ogni giorno ritrovi a tavola, che ti aspetta per la colazione.
Anche io non ho detto, non ho fatto quello che avrei dovuto.
E ormai le piccole bottiglie con i miei messaggi non possono più raggiungerti.

Forse la prossima mano egoista sarà più brava di me a riportarti sulla Terra.

"Ma sai, se mi capita di crederci posso fare follie
Solo che ormai...come fai a credere alla gente?"

4 commenti:

Henry ha detto...

l'ho riletto troppe volte questo brano...
e' molto bello.
fa molto male.

grazie

Anonimo ha detto...

no sai non fa male.
è semplicemente una constatazione.
per me il tempo e la vita vanno avanti, e quando ti accorgi di aver superato qualcuno senza essere riuscito a fargli capire veramente tutto, è abbastanza inutile voltarsi indietro.
comunque grazie per averlo letto e averlo apprezzato

E.

Henry ha detto...

il mio "fa male" era riferito a chi non ha capito.

nella migliore delle ipotesi non capira' mai; nella peggiore capira' solo quando sara' troppo tardi.

Anonimo ha detto...

tranquillo,
non si accorgerà e non capirà

E.