"...e se qui è lecita una digressione può essere soltanto questa, che tale impressione dappertutto diffusa ha anche avuto per conseguenza quella che l'epoca presente dovrebbe onostamente chiamare la propria adorazione della volgarità.
Oggi infatti si mentisce meno per debolezza che per la convinzione che un uomo capace di padroneggiare la vita deve saper mentire.
Si è violenti perchè l'univocità della violenza dopo tanti discorsi infruttuosi è come una liberazione.
Ci si riunisce in gruppi, perchè l'obbedienza permette di fare tutto quello di cui per convinzione propria non si sarebbe più capaci, e l'inimicizia di quei gruppi dona agli uomini la sempre operante reciprocità della vendetta, mentre l'amore ben presto si addormenterebbe."
L'uomo senza qualità, Robert Musil, 1913
La grande differenza è che mentre loro correvano incontro al futuro a braccia aperte, noi ne abbiamo una folle paura.
Il loro futuro ha risposto a quegli appelli distruggendo il loro mondo, mostrandogli la tragedia di cinquanta milioni di morti.
Cosa sarà pronto a chiederci il nostro futuro?
"Per ogni nostra piccola comodità, un essere umano muore dall'altra parte del mondo"
Philippe Starck
lunedì, novembre 20, 2006
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2 commenti:
Leggendo il passo di Musil ed il tuo post mi è venuto in mente il dialogo finale del meraviglioso film di Charlie Chaplin "Il grande dittatore". Nonostante quel film sia datato 1940, le parole di Chaplin sono ancora quanto di più attuale e giusto possa esserci: rappresentano la speranza nel futuro e la forte convinzione che gli uomini debbano collaborare tra loro invece che sfruttare le scoperte ed il progresso per i propri fini personali.
Non so cosa il nostro futuro possa chiederci, di certo oggi non sono le qualità che ci mancano, semmai la consapevolezza ed il buon senso di agire per il bene. E da questo punto di vista, purtroppo non molto è cambiato negli ultimi 50 anni :-(
"Mi dispiace, ma io non voglio fare l'Imperatore, non è il mio mestiere, non voglio governare ne conquistare nessuno, vorrei aiutare tutti se possibile, ebrei, ariani, uomini neri e bianchi, tutti noi esseri umani dovremmo aiutarci sempre, dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo, non odiarci e disprezzarci l'un l'altro. In questo mondo c'è posto per tutti, la natura è ricca, è sufficiente per tutti noi, la vita può essere felice e magnifica, ma noi lo abbiamo dimenticato. L'avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell'odio, ci ha condotti a passo d'oca fra le cose più abbiette, abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi. La macchina dell'abbondanza ci ha dato povertà, la scienza ci ha trasformato in cinici, l'avidità ci ha resi duri e cattivi, pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchinari ci serve umanità, più che abilità ci serve bontà e gentilezza, senza queste qualità la vita è violenza e tutto è perduto. L'aviazione e la radio hanno riavvicinato le genti, la natura stessa di queste invenzioni reclama la bontà nell'uomo, reclama la fratellanza universale, l'unione dell'umanità. Perfino ora la mia voce raggiunge milioni di persone nel mondo, milioni di uomini, donne e bambini disperati, vittime di un sistema che impone agli uomini di torturare e imprigionare gente innocente. A coloro che mi odono, io dico, non disperate! L'avidità che ci comanda è solamente un male passeggero, l'amarezza di uomini che temono le vie del progresso umano. L'odio degli uomini scompare insieme ai dittatori e il potere che hanno tolto al popolo ritornerà al popolo e qualsiasi mezzo usino la libertà non può essere soppressa. Soldati! Non cedete a dei bruti, uomini che vi disprezzano e vi sfruttano, che vi dicono come vivere, cosa fare, cosa dire, cosa pensare, che vi irreggimentano, vi condizionano, vi trattano come bestie. Non vi consegnate a questa gente senza un'anima, uomini macchina, con macchine al posto del cervello e del cuore. Voi non siete macchine, voi non siete bestie, siete uomini!
[...]
Hannah puoi sentirmi? Dovunque tu sia abbi fiducia. Guarda in alto Hannah le nuvole si diradano, comincia a splendere il sole. Prima o poi usciremo dall'oscurità verso la luce e vivremo in un mondo nuovo, un mondo più buono in cui gli uomini si solleveranno al di sopra della loro avidità, del loro odio, della loro brutalità. Guarda in alto Hannah l'animo umano troverà le sue ali e finalmente comincerà a volare, a volare sull'arcobaleno verso la luce della speranza, verso il futuro. Il glorioso futuro che appartiene a te, a me, a tutti noi. Guarda in alto Hannah, lassù."
(Da "Il grande dittatore" di Charlie Chaplin, 1940)
questo film deve essere uno spettacolo, me lo voglio procurare molto presto.
grazie :)
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