giovedì, dicembre 28, 2006
_Si_Sta_Fermando_
non me n'ero mai accorto.
Ecco, l'ultimo post del 2006 benchè manchino ancora 72 ore al suo decesso.
Non amo aspettare e soffermarmi su cadaveri ancora caldi.
Qua è arrivata la nebbia, fitta e fittissima, l'altro giorno ho deciso di farmi un giro per campi e mi sono sentito completamente perso, oltre quel mure grigio non esisteva più nulla.
Purtroppo c'è sempre qualcosa che ti tiene legato, e infatti internet resta, la droga lega sempre.
Il battito cardiaco del 2006 si sta fermando, e io al suo capezzale non riesco proprio a commuovermi.
Non ho mai capito cosa volevo.
Non capisco ancora cosa voglio.
Sì mio caro moribondo, i tuoi sono stati 365 giorni di dubbi.
Per fortuna intervallati da qualche bel ricordo.
Ecco come al solito quello che volevo scrivere m'è già scivolato via...spero sia una brutta abitudine a durata annuale.
Ma essenzialmente a farmi sentire così sperso, un pò triste, solitario, qualche volta preso in giro, sono state alcune persone incontrate di striscio in questo 006.
Di cui effettivamente non me ne dovrebbe fregare nulla...
Era loro quella foto, ma non mi ero mai accorto dei difetti, di quanto fosse sfocata la loro immagine.
Quindi ormai penso 007:
-Il concorso per Spillette, appena a casa manderò i file
-Il progetto per la segnaletica d'ateneo
-Il viaggio a Venezia e quello a Parigi
-L'auto nuova
Ho sempre pensato che riempirsi la vita di impegni fosse un modo per tenere a bada la coscienza.
Ogni nuovo anno è fatto anche per cambiare idea.
P.S. Aspetto il decesso o il parto per la prossima sigaretta?
venerdì, dicembre 22, 2006
Addio_Clio_
Quante volte ho preso a pugni il tuo volante perchè ero incazzato con il mondo, o semplicemente con il traffico.
Quanti miei monologhi deliranti hai dovuto sopportare.
Quante serie di cazzate hai ospitato sui tuoi sedili.
Adesso io sono qua, un pò spaventato ancora, ma vivo e a posto.
Tu sei a vicolungo, in uno squallido campo fangoso di un carroattrezzi.
Irriconoscibile.
Sei morta per salvare me?
Grazie Clio, sono stati solo 8 anni, ma non potrò dimenticarti.
Mi hai salvato.
Non era quella la mia ultima uscita.
Grazie.
_A_Take_Away_
Buon Natale a tutti.
Io me la fugo nuovamente.
Sono tutte prove per progettare la fuga del secolo, e vedere quello che mi aspetta. Guadagnarmi quello che mi merito. Lo 007 sarà l'anno della conquista. In bocca al lupo a tutti.
I'm a part of the disease,
Where is the other part of the cure?
Tempus_Fugit_
Ogni giorno si dedicava alla cura di tutti gli orologi, di tutte le pendole, di tutte le sveglie del suo piccolo negozio.
Quando la stanchezza gli affaticava la vista, posava i suoi piccoli occhiali dalla montatura d'oro e si soffermava sul mondo fuori dalla vetrina del suo piccolo negozio.
Tutto stava cambiano nella grande e grigia città.
Il colore della pelle dei suoi abitanti, la forma dei loro occhi giorno per giorno mostrava l'arrivo di nuove storie, di lontani paesi.
Le gonne si accorciavano, insieme alle magliette, mentre molte abitudini andavano in disuso, e altre invece diventavano alla moda.
Tutto cambiava in modo vorticoso, fuori da quel piccolo negozio.
Al suo interno invece regnavano solo i sogni e i ricordi, con la loro lentezza.
Il vecchio orologiaio si ricordava di ogni suo cliente, e sebbene non li conoscesse bene, ognuno di essi gli aveva comunicato qualcosa.
Negli ultimi tempi il vecchio orologiaio vedeva come l'ipocrisia prendeva il posto della modestia, come il narcisismo quello della gentilezza, e come la solitudine si insinuasse in ognuno di loro.
Questi non capivano l'orologiaio, non capivano perchè davanti a quel mondo terribile, cangiante, affascinanate, pieno di sensazioni, di passioni, di sesso, proprio non capivano come egli potesse preferire le sue polverose teche, le sue lente lancette, quei quadranti fissi e immutabili.
Ogni tanto se lo chiedeva lo stesso orologiaio.
Poi ricordando quel velo di tristezza, di morte che passava negli occhi dei volti sorridenti dei suoi clienti, preferiva inforcare i suoi piccolo occhiali, e continuare a curare la vita di tutti quei delicati meccanismi che riempivano il suo piccolo negozio.
giovedì, dicembre 21, 2006
_Sad_I'm_Back
Welcome back Dude, They were all waitin....with their bloody eyes
I wonder what it's like
seeing it through your eyes...
You've offered me to have a try
I was always late...
I take away what's real
I feel it and it blows my fuse
I hang around
for another round
I'm hanging around
for another round
I'm hanging on
to the same old song
I hang around
for another round
Until something stops me
I wonder what it's like
walking by your side
To think before I talk
and to move at the same speed as you walk
I want to have a weight
to keep me in your state
I'm watching from above
I love it but it's not for me
Untill someone will stop me here...
venerdì, dicembre 15, 2006
My_Favourite_Game_
quello a cui non si vince mai.
Magari vinci tu.
Ma la ruota gira.
Difficile che si fermi
e trovi finalmente il nome fortunato...
Io non so cosa stavo cercando
e nemmeno tu l'hai ancora trovato.
Mi hai rapito e abbandonato lontano
in mezzo alla polvere del tempo morto.
E non è solo lussuria capisci,
non è solo il duello di te contro me.
E' bello come cerchi di avermi ancora solo per te,
ma finisce che rimaniamo solo io e la mia solitudine.
E sto perdendo il mio gioco,
sto perdendo il mio cuore,
tu stai perdendo la testa,
e il mio gioco preferito sta finendo.
I only know what I've been working for
another you so I could love you more
I really thought that I could take you there
but my experiment is not getting us anywhere
I had a vision I could turn you right
a stupid mission and a lethal fight
I should have seen it when my hope was new
my heart is black and my body is blue
And I'm losing my favourite game
you're losing your mind again
I'm losing my favourite game
I've tried but you're still the same
I'm losing my baby
Hai perso un santo
Hai perso la tua salvezza
giovedì, dicembre 14, 2006
Contenti Tutti | ? |
Ma anche se in fondo non ti conosco, sento di volerti bene.
Questa è dedicata a te.
Spero che niente ti impedisca mai di scegliere per la tua felicità.
Si spalancan tende di broccato
sul più bell'harem del reame.
Ma dalle gabbie d'oro manchi tu,
sei sfuggito sei scappato,
insieme a un povero crucco innamorato.
Hai sperato, hai sognato.
Hai schiacciato un bottone.
Hai aperto gli occhi neri,
nella villa lucente di tante stelle come ceri.
Ma al Marajà non si scappa,
non si sfugge,
non la si fà.
Sotto cupole di cristallo,
è arrivato a spron batutto.
Con il botto del cannore t'ha trovato.
Sono dolci catene d'oro,
a cui di nuovo non hai saputo dire no.
Giannizzari ottomani t'han legato,
ora riposi braccia stanche, occhi neri,
su stole di ermellino e cuscini di taftà,
sei di nuovo trofeo al Marajà!
Il Marajà ride, scherza e schiamazza,
ma veloce come lince t'ha ritrovato,
dopo averti lasciato solo, solo a chiederti se amavi un Marajà.
Marajà ha rubini e lapislazzuli,
ma solo una T fiero lo fa.
lunedì, dicembre 11, 2006
Everything is gonna be right_
"Con l'Uncino e la Phinanza
si rimpinza il Marajà
tutti accoglie tutti abbaglia
tutti ammalia il Marajà
fa da padre e da padrino
alza tutti al suo destino
non bisogna più pensare
pensa a tutto il marajà
ma t'attacca con riguardo
tutto il marcio del suo sguardo
se non credi più a nessuno
niente crede neanche a te
i miei sogni se li è presi
l'uomo nero e non li ha resi
l'uomo nero che li tiene
e ti trattiene un anno intero
m'han coperto tutto d'oro
e poi mi han lasciato solo
solo, solo qui a pensare
a diventare marajà"
Ma a che sospiri e piangi?
Sorridi, con il colpo del cannone
E' arrivato il Marajà!
Avevi trovato la soluzione?
Avevi trovato la consolazione?
Ciò non importa,
E' arrivato il Marajà!
Raglia con la marmaglia, solo per amore del suo serraglio!
Lacrime, occhi gonfi, qua spazio non ce n'è!
E' Marajà, ridi e scherza!
Abbandonare ogni preoccupazione è alzarsi al suo destino!
Dimenticare ogni paura è sedersi sui suoi cuscini di taftà!
Cos'è l'amore? Cos'è la passione? Cos'è la felicità
davanti ai topazi del Marajà!
Dimentica quello che sei,
qua sei solo quello che è il Marajà!
giovedì, dicembre 07, 2006
Ton_Droit_
Quoi qu'il soit.
Certo è tuo diritto.
Come respirare e sorridere.
Anche la cattiveria è un tuo diritto.
Hai ragione,
in ogni caso.
Ma far soffrire così delle persone non ha senso.
Pensaci meglio.
E cerca di capire cosa sei diventato veramente.
mercoledì, dicembre 06, 2006
daDADA_
Did DaDa die?
Is DaDa dead?
Cos'è DaDa?
DaDa non è niente, ma è tutto il Mondo.
DaDa è la storia che ritorna, si rinnega e si riafferma.
DaDa è la fantasia che riscrive tutto.
La parola d'amore che travolge con la sua forza, che esplode per la sua tristezza, questo è DaDa.
DaDa è il sentimento puro e semplice.
DaDa è la rivolta.
DaDa è la caccia.
DaDa è lo stupore.
DaDa è la medicina. Contro ogni malattia.
DaDa è la gioia di vivere nel grigio delle grandi città.
L'energia creatrice delle mani dell'uomo.
DaDa non è nessuno.
DaDa forse è morta.
Eppure tutti noi siamo ancora
DaDa
sabato, dicembre 02, 2006
"Dauphine"
Tra tutti possiamo elencare il Principe di Galles, erede alla Corona Inglese, il Principe delle Asturie, successore al trono Spagnolo, e il Principe di Piemonte, erede del Regno d'Italia.
Per quanto riguarda la Monarchia di Francia, una delle più antiche tra quelle del Vecchio Continente, tale feudo era il territorio compreso tra le Alpi della Savoia e il Rodano, chiamato Dauphiné, o Delfinato.
Per questo il titolare di tale feudo era denominato Dauphine, o Delfino.
Da allora il successore di ogni Re di Francia è stato chiamato appunto così, Dauphine, ossia Delfino di Francia.
Tra i più famosi possiamo ricordare il Delfino Carlo, che grazie all'aiuto di Giovanna d'Orleans, potè sconfiggere gli inglesi in una delle fasi terminali della Guerra dei 100 Anni, e essere incoronato Carlo VII."
mercoledì, novembre 29, 2006
Wonder_Land
Sì, adrenalina!
Tavole tecniche, mappatura siti, cocktail acchitè in Triennale_#1 e foto Surrealisme in Triennale_#2
"And what about the Truth?"
Chiese sorseggiando il suo martini dry.
"Save me from what I love"
Disse la piccola Alice con la guancia appoggiata al freddo vetro, gli occhi fissi sulla splendida lettera di fuoco.
lunedì, novembre 27, 2006
(Workin On)
Sunday morning I'm waking up
Can't even focus on a coffee cup
Don't even know whose bed I'm in
Where do I start
Where do I begin
Sunday morning I'm waking up
Can't even focus on a coffee cup
Don't even know whose bed I'm in
Where do I start
Where do I begin
Sunday morning I'm waking up
Can't even focus on a coffee cup
Don't even know whose bed I'm in
Where do I start
Where do I begin
domenica, novembre 26, 2006
Les_Jours_Heureux_#1
"Segno delle vicende umane è l'immutabilità, che esse non conoscono.
Da questo prende vita ciò che noi chiamiamo Speranza.
Essa mai potrà abbandonarci, perchè noi stessi, con le nostre vite, con le nostre passioni ne siamo artefici.
Per sempre"
Quel senso di vuoto che mi prende alla pancia molto spesso ultimamente mi fa sorridere.
Salta fuori a guardare una fotografia, nel leggere qualche piccolo commento.
Ma alla fine è come andare sulle giostre.
E' proprio quel vuoto che ti fa divertire.
Vivo come sulle montagne russe.
E basta un sorriso sicuro.
sabato, novembre 25, 2006
Saturday_Night_Life_#1
E sai, forse la felicità è semplicemente questo.
giovedì, novembre 23, 2006
Grazie_#2
Che sa nascondere e mutare così bene questa Ipocrisia."
Grazie
Alle belle giornate di sole,
quando anche il vento di montagna ama farsi un giro in città.
Alle biblioteche, e alle studentesse che tanto amano la meccanica.
Al Monviso, quando si fa vedere dalla tangenziale Est.
Alle rogge del pavese, che la sera diventano specchi di cielo,
incastrati tra la terra nera dei campi.
Ai bus di Pavia, che non investono gli accendini in mezzo alla strada.
Alla nebbia, l'unico grigio che spegne ogni rumore,
e avvolge tutto con l'abbraccio di una calda coperta.
Alle lunghissime lettere, quelle da conservare per sempre nella scatola dei propri migliori ricordi.
Alla mia Clio, che nonostante tutto, veramente tutto,
non mi ha mai mollato. E ne avrebbe avuto di che.
Agli Amici.
E li metto per ultimi perchè sono veramente importanti.
Grazie agli Amici, che sanno ascoltare tutto, anche quando a farti soffrire sono stupide menate.
Grazie agli Amici che mai avresti pensato di trovare e di ritrovare nella tua vita, a loro che si rivelano spesso la cosa più importante che dobbiamo avere nel cuore.
Grazie.
martedì, novembre 21, 2006
En Route pour la Jolie_#3
sorridi e dì che sei contento per lui. "
Ce soir J'ai compris beaucoup de choses...
Ce sont pas eux!
Mais c'est nous les beaux gens!
Odio gli ipocriti, quelli che ben pensano e ben fanno...
Odio i Finti Crucchi
Odio le Coincidenze.
Odio il vuoto allo stomanco che ti rimane quando quello che il dubbio ti aveva insinuato nell'anima si reallizza in modo così spietato.
Odio stare male per te, che non lo meriti affatto.
Tu con ces gens hai molto in comune. Troppo.
Ma non te ne accorgerai mai.
Who cares what cowards think?
Anyway, they will understand one day.
Passerà,
Tutto passa,
Sempre.
Rimangono solo nere cicatrici.
lunedì, novembre 20, 2006
Senza_Qualità_
Oggi infatti si mentisce meno per debolezza che per la convinzione che un uomo capace di padroneggiare la vita deve saper mentire.
Si è violenti perchè l'univocità della violenza dopo tanti discorsi infruttuosi è come una liberazione.
Ci si riunisce in gruppi, perchè l'obbedienza permette di fare tutto quello di cui per convinzione propria non si sarebbe più capaci, e l'inimicizia di quei gruppi dona agli uomini la sempre operante reciprocità della vendetta, mentre l'amore ben presto si addormenterebbe."
L'uomo senza qualità, Robert Musil, 1913
La grande differenza è che mentre loro correvano incontro al futuro a braccia aperte, noi ne abbiamo una folle paura.
Il loro futuro ha risposto a quegli appelli distruggendo il loro mondo, mostrandogli la tragedia di cinquanta milioni di morti.
Cosa sarà pronto a chiederci il nostro futuro?
"Per ogni nostra piccola comodità, un essere umano muore dall'altra parte del mondo"
Philippe Starck
domenica, novembre 19, 2006
Long_Gone_Before_Daylight_#1
E si sente solo.
E si sente strano.
E non ha voglia di uscire.
E sognava di raccogliere il suo mondo in una fotografia.
E adesso non sa più cosa fotografare.
E guarda la sua macchina fotografica.
E forse preferisce sfogliare i ricordi.
E ha gli occhi stanchi, che preferiscono dimenticare il passato e lasciare ad altri il futuro.
E pensa tanto.
E pensa a te.
E lo sa che non ti importa.
E ti dedica una canzone.
E scrive ancora?
E sta perdendo le parole.
E tu mi leggi ancora?
Hey please baby come back
There'll be no more loving attack
And I'll be keeping it cool tonight.
The four letter word is out of my head
Come on around get back in my bed
Keep making me feel alright.
For what it's worth I like you
And what is worse I really do
Things have been worse
And we had fun fun fun
'Till I said I love you
And what is worse I really do!
For what it's worth I love you
And what is worse I really do.
sabato, novembre 18, 2006
En Route Pour la Jolie_#2
Tradirmi è un puro atto di violenza.
Under Construction...
...
...
Construction Failed
Try Again,
Not too Soon.
giovedì, novembre 16, 2006
Frammenti.
Milano era grigia oggi.
Grigia e umida.
Lo sporco dell'aria si attaccava alla terra, e non voleva più abbandonarla.
Milano si sporcava di sè stessa.
Io mi stavo fumando una sigaretta.
E ho inziato a pensare, come al solito.
Ma ogni pensiero si accavallava.
Cosa sono io?
Io sono uno specchio.
Rotto.
Ogni frammento riflette qualcosa.
E chiunque mi guardi vede qualcosa di diverso.
Ma quale di questi frammenti sono io?
Frammenti di Anima.
En Route pour la Jolie_#1
Comunque
Proverò lo stesso
Qualsiasi cosa, è sempre lo stesso palco
La stessa strada
Per il Nulla
E ora sono stanco.
Comunque
Ho perso ancora l'orgoglio,
La mia dignità, il mio sguardo
Tutto è svanito
E ora sono stanco
Ma non essere triste
Ho trovato un bel lavoro
Ci vado ogni giorno
Ogni giorno su quella vecchia bicicletta
Che tu tanto amavi
Sto nascondendo i libri che non abbiamo mai aperto insieme,
Sotto il mio letto.
Ora sono sicuro,
Non li aprirò mai.
No concentrazione
La mente si perde
In un bianco, desolato disordine.
Che invade tutto, intorno a me
Lo sai,
Ora sono stanco
Ma non preoccuparti
Vado spesso ancora a cene e feste
Con vecchi amici che ancora si preoccupano di me
Mi portano a casa
Mi accudiscono
Monochrome floors, monochrome walls,
Only absence near me,
Nothing but silence around me.
Monochrome flat, monochrome life,
Only absence near me,
Nothing but silence around me.
Qualche volta cerco di ricordare
Uno sguardo
Un abbraccio
Qualcosa da ricordare
Ma trovo solo il nulla nella mia mente
Qualche volta apro le finistre
E rimango ad ascoltare la gente che passa
I rumori della vita là fuori
Monochrome floors, monochrome walls,
Only absence near me,
Nothing but silence around me.
Monochrome flat, monochrome life,
Only absence near me,
Nothing but silence around me.
martedì, novembre 14, 2006
Reload
L'esame stress di metaprogetto è andato.
Alla grande, 27.
Ho scoperto Monochrome di Yann Tiersen.
E ho tantissima voglia di fare foto.
Le giornate sono ancora belle, c'è un luminoso sole a scaldarci quando saltiamo lezione.
Non so stasera sono così tranquillo...
Sarà il vino.
Vorrei sempre questa pace.
"What the world need now
Is Love, Sweet Love.
Not just for some,
But for Everyone..."
Sì l'Ira avvelena ancora il cuore mio.
Ma del resto non mi interessa.
Stasera sono felice così.
Grazie lo stesso,
Con un pò di ipocrisia posso dire che mi basta anche il tuo sorriso.
lunedì, novembre 13, 2006
Grazie
Grazie:
Per le mamme rompicoglioni
Per i drink
Per il tabacco
Per chi ti balla attorno
Per la musica
Per la notte prima dell'alba
Se tutto ciò che cerco nasconde un movimento
Quale destinazione può incontrarci
Se in tutto ciò che inquadro il senso è già sfocato
Qual'è l'angolazione per fissarci
Strade che si lasciano guidare forte
Poche parole piogge calde e buio
Tergicristalli e curve da drizzare
Strade che si lasciano dimenticare
Leggero in fondo solo l'umore acceso al volo
Senza lasciare il tempo di pensarci
Ti guardo che mi guardi non so se salutarti
O fare finta che non sia già tardi
Strade che si lasciano guidare forte
Poche parole piogge calde e buio
Tergicristalli e curve da drizzare
Strade che si lasciano dimenticare
Strade che si lasciano guidare forte (andare via così)
Poche parole piogge calde e buio (via così… via così)
Tergicristalli e curve da tremare
Strade che si lasciano dimenticare
Forse sta a pochi metri da me
Quello che cerco e vorrei trovare
La forza di fermarmi
Perchè sto già scappando mentre non riesco
A stringere più a fondo e ora che sto correndo
Vorrei che fossi con me
Che fossi qui
Sento a pochi metri da me
Quello che c'era e vorrei trovare
La forza di voltarmi
Perchè se stai svanendo io non ci riesco
A stringere più a fondo ora che sotto il mondo
Vorrei che tu fossi qui
Che fossi qui...
domenica, novembre 12, 2006
La Posta del Cuore
Non c'è speranza che un giorno io possa dedicarmi alla Rubrica del Cuore in qualche bel giornale...
Ma quanto mi sarebbe piaciuto ricevere lettere che iniziassero con "Caro Amico del Cuore..."
Dio quanto è vero che ho sprecato tempo con gente che proprio non se lo meritava...
Volevo campi di PopCorn.
Ma niente.
Ho sognato campi di fragole.
Ma nulla.
Adesso ho scoperto di esseremi perso in campi di cavoli...
Colpa mia.
Non ho egoismo con cui potre vivere felice e appagato alla faccia di tutti, anche da solo.
Invece cerco solo comprensione e amicizia, che diventa pettegolezzo malevolo.
Facile comportarsi così.
Ancora più facile per questi individui credersi vittime sempre e comunque del mondo.
C'è un urlo che mi sale dentro.
Ed è un sonoro vaffanculo.
Questi sei mesi forzati a Scemopoili
Questi sei mesi obbligati nella grigia e immensa città.
In mezzo ai suoi neri e grigi replicanti, in mezzo a quelli che sempre ben pensano
Questi mesi saranno veramente lunghi e difficili.
E sarò ancora solo ad affrontarli.
sabato, novembre 11, 2006
Come Sempre...
Vedo qualcun altro avvicinarsi a te..."
Confused...
Cosa sento nell'anima?
Confused...
Ti conosco ma non so nulla di te.
In questa nebbia sento che non ci sei più
E' ora di svegliarsi
Di strappare questi veli
Di smettere di sognare
Come sempre
Come sempre capirò
E chiederò scusa per i miei sentimenti
Per aver sperato di essere qualcosa in più per te
Per aver sognato di essere la tua cura
Come sempre
Come sempre capirò...
Non è niente
Non è niente passerà...
E' stato un istante
Ma come sempre una scusa basterà.
Chiudo gli occhi umidi
E tu scivoli via da me...
Come sempre
Ti assicuro capirò
Come sempre
Oggi mi accontenterò
E scivolo via
Scivoli via da me.
Le mie mani sono fredde
E sole...
Ho sbagliato a confessarmi
A sperare che avresti capito.
Ora chiudo gli occhi
E scivoli via da me...
Addio
Sospiri
Non aver mai preso 10 e lode in Storia
Non aver mai imparato l'accento parisien
Non riuscire a capire lo scozzese
Aver perso troppo tempo con le persone sbagliate...
...E troppo poco con quelle giuste
Non aver mai guidato una 124 sport
Non poter dormire insieme a un gatto nero
Essere un fulminato
Non essere abbastanza fulminato come Swan
Non riuscire a portare in modo dignitoso i pantaloni bracaloni
Aver abbandonate le tartarughe in un santuario
Non aver chiesto l'autografo alla Rettore, quella sera, in quella brera.
Non aver mandato a fanculo certe segretarie culone
Non aver mai lavato la sua Clio da 4 anni
Aver costretto la sua Clio ad assistere a scene...indecenti
Non essere riuscito a farsi il chupito alla goccia il Capodanno di qualche anno fa
Non aver coltivato il surf
Allora povero me
e anche il mio cavallo
sarà che sono vuoto
che la mia vita è in stallo
ah povero me
che parlo al mio cavallo
che mi racconta di quando
per rendersi indipendente
cercò un lavoro sicuro
per non finire come un mulo
avrebbe avuto una casa sua
e un’automobile tutta sua
e quindici giorni all'anno
per fare il giro del mondo
ah povero me
e anche il mio cavallo
ma sono bravo a fare il surf
anche sulle onde basse
sono il migliore a stare su
anche quando non ce n’è
... e allora venghino signori venghino
in questa belisima plaza
l’incredibile spetaculo...
ah la vita è crudele
la storia racconta così
ma quello che vi ho raccontato
è solo il pezzo di una vita
e fa più o meno così
allora povero me
che parlo al mio cavallo
che mi racconta di quando il suo amore finì
che si sentiva pronto per un’altra
ma si accorse molto presto
che il problema era un altro
ma non così presto che
la sua cavalla morì
ah povero me
e anche il mio cavallo
giovedì, novembre 09, 2006
Ashes to Ashes
Perchè alla fine è come sentirsi dei piccoli sassi.
Spersi in quel deserto che sono le nostre piccole, egoiste, tragiche e enormi angosce.
Ma sappiamo di poter condividere il nodo alla gola, lo stomaco chiuso, la tristezza e le lacrime tra di noi.
Gocce di sofferenza.
Che testimoniano il nostro amore.
Il nostro semplice legame.
Hai mai visto un uomo piangere?
Apri bene gli occhi, ora lo vedrai.
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,
dalle ossessioni delle tue manie.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce
per non farti invecchiare.
Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza.
Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza.
I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi,
la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi.
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto.
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
E guarirai da tutte le malattie,
perché sei un essere speciale,
ed io, avrò cura di te.
TI salverò da ogni malinconia,
perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te...
io sì, che avrò cura di te.
mercoledì, novembre 08, 2006
My Worst Day
Bye Bye Norway
Niente più Erasmus per me.
Ringrazio le incapaci segretarie dello Studesk
(clap clap clap)
E anche il generoso aiuto di Kari Enger
(clap clap clap)
E il meraviglioso supporto della NTNU
(clap clap clap)
Erano sei mesi già sognati.
Solo da scartare.
Saranno sei mesi da riscrivere.
Il pleuvait fort sur la grand-route
Ell' cheminait sans
parapluie
J'en avais un, volé, sans doute
Le matin
même à un ami
Courant alors à sa rescousse
Je lui
propose un peu d'abri
En séchant l'eau de sa
frimousse
D'un air très doux, ell' m'a dit "
oui ".
Un p'tit coin d'parapluie
Contre
un coin d'paradis
Elle avait quelque chos'
d'un ange
Un p'tit coin d'paradis
Contre
un coin d'parapluie
Je n'perdais pas au
chang', pardi !
Chemin faisant, que ce fut
tendre
D'ouïr à deux le chant joli
Que l'eau
du ciel faisait entendre
Sur le toit de mon parapluie!
J'aurais voulu, comme au déluge
Voir sans arrêt
tomber la pluie
Pour la garder, sous mon refuge
Quarante
jours, quarante nuits.
Mais bêtement, même en
orage
Les routes vont vers des pays
Bientôt le sien fit
un barrage
À l'horizon de ma folie !
Il a fallu
qu'elle me quitte
Après m'avoir dit grand
merci
Et je l'ai vu', toute petite
Partir
gaiement vers mon oubli
Odio i C.C.
I Comunisti vantano la bomba atomica, anche se non hanno la farina manco per una pizza.
Italia:
I post, new, ex, teo, spa, trans Comunisti manifestano contro il governo di cui essi stessi fanno parte.
Si sa...
Questi ragazzi non hanno mai brillato per chiarezza d'intenti...
Ma che li votate a fare????????????????????????????????????????????????
martedì, novembre 07, 2006
Ritorni Eterni
Tra colori e luci
Improvvisamente qui.
Sembrerà un dispetto
A questo lungo inverno.
Geometrie che si ripetono in eterno...
Ma lasciano ogni volta un gusto diverso.
Tornerà l'estate
Tornerà di sera
Resterò ad aspettarla qui.
Sarà il vento ad avvisarmi.
L'aria tornerà calda
Elettrica.
Resterò ad aspettare lei.
Dedicato a te
Che hai scelto di nasconderti nell'ombra.
lunedì, novembre 06, 2006
Where_Goin'?
"Io Vorrei...
Non Vorrei...
Ma Se Tu..."
Nervosismo.
Ma perchè la mia indipendenza non mi basta?
Perchè non sono felice così?
Perchè sento sempre il bisogno di qualcuno?
Cosa me ne posso fare di un abbraccio
Di un sorriso
Di un bacio che proprio non vogliono arrivare.
E di te che non vuoi guardare i miei occhi.
E di me che non capisco perchè ti penso ancora.
Ho sempre me
E voglio bastarmi
Ho sempre Me.
Può uno scoglio arginare il mare?
I piccoli desideri
Incartati di rossa carta di Natale sono irresistibili.
Ma una volta aperti cosa resta?
E ancora farnetico.
E di nuovo...
"Anche se non voglio
torno già a volare
Le distese azzurre
e le verdi terre
Le discese ardite
e le risalite
su nel cielo aperto
e poi giù il deserto
e poi ancora in alto
con un grande salto"
domenica, novembre 05, 2006
Designer à reglage continue
E' lampante che un designer molto spesso, bè quasi sempre, debba rinunciare a una vita sociale e privata degna di questo nome.
E' chiaro e condiviso che quando ci si sente...come dire... sclerare, sia assolutamente necessario trovare una valvola di sfogo.
Ecco la chiave di lettura di tutto ciò che segue.
Il mio Ego
Al mio Ego fa bene:
Le cene fuori, in bei ristoranti, con buon vino.
Le fotografie venute bene.
Le Chaise Longue à reglage continue, soprattutto sellate di cavallino
La nutella.
Le giacche di cachemire e chi le apprezza.
Una sigaretta al giorno.
Una sigaretta dopo il caffè.
Fare finta di essere ricco solo perchè si possiede una bella casa.
Passare il maggior tempo possibile in questa casa.
Guidare la Mégane con Battisti a palla.
Fare qualsiasi cosa con Battisti a palla.
Prendere l'ascensore proprio con quella persona lì.
Avere sul tavolino una Taccia.
Avere in sala da pranzo una Arco.
Avere sotto la Arco tante Thonet.
Avere in cucina tante Plia.
Avere in camera una Tizio.
Avere i divani in pelle nera.
Al mio Ego fa male:
Non bere alcol per due settimane consecutive.
Scoprire che a casa di una sua cara amica "Matteo" non c'è.
Avere solo un quarto di benzina nel serbatoio.
Quella persona lì che nell'ascensore si guarda i piedi.
Girare nel centro di Scemopoli in pigiama per andare a nutrire il gatto sclerato come me della mia amica sclerata peggio di me.
Gli arrapati che non ci provano.
Quelli che ci provano subito.
Le menate per starci o meno con quelli che ci provano subito.
Vedere quelli che ci provano subito provarci con qualcun altro.
Vedere questo altro che ci sta.
Dover scaricare da Internet dei conforti per tutto questo.
MSN fa malissimo al mio Ego.
E per adesso non mi viene in mente più nulla.
Perchè ho scritto tutto questo?
Ah già, lo sclero....
Al mio Ego fanno malissimo gli scleri
venerdì, novembre 03, 2006
Le Pecore
Il tre invaso da tedeschi e francesi.
La città splendida sotto i raggi del sole e le folate di tramontana.
Io e la Elsa in giro per Brera.
Dove abbiamo scoperto Le Pecore (click).
Il pub Cristiano di Brera...
Il quartiere dove negli anni '40, '50, '60 è vissuta tutta la cultura milanese.
Un pub di cristiani evangelici.
Con versi della bibbia scritti sui muri e sui menù.
Credo che la giovane proprietaria abbia ben intenso la faccia che ci si è stampata addosso alla scoperta.
Comunque questo Pub è legato alla Chiesa Evangelica Internazionale Ministero di Sabaoth, che ha colonizzato anche il Teatro delle Erbe, sempre zona Brera.
Nel sito di tale chiesa c'è anche la sezione FAQ(click) dove c'è scritto tra le altre cose:
- Ma la Bibbia non è stata scritta dagli uomini?
Sì, uomini ispirati da Dio che l'hanno scritta in 16 secoli diversi. Comunque l'81% di tutte le profezie bibliche si sono già compiute e questo è una prova che c'è qualcosa di sovrannaturale fra le sue righe. Non solo, molti archeologi sanno che il testo biblico è l'unico reperto storico per incontrare città nascoste e disperse e anche questo ci garantisce la sua veridicità. Se tu metterai in pratica quello che leggi scoprirai che questo è il metodo più efficace per capire che non è prettamente umano.
Confuso...
Non mi sento molto pecora...
giovedì, novembre 02, 2006
I_Will_Protect_You
"Sono nella casa dove abitavo da bambino
Riconosco ogni oggetto
La disposizione dei mobili, i colori
La luce era diversa negli anni settanta, ho riconosciuto anche quella
Ho aperto tutti i cassetti per essere sicuro che in tutti questi anni nessuno
Abbia toccato la mia roba
C'è un'intera brigata dell'esercito britannico li dentro
Rosa
Sono ancora intenti a schierarsi per fronteggiare l'attacco imminente
Ma l'attacco non avverrà mai
Il divertimento per me era disporre i soldatini come se dovessero affrontare un ingaggio particolare,
e poi, senza che nulla avvenisse, cambiare la disposizione
Sono ancora lì come li avevo lasciati venticinque anni fa
L'ufficiale ha il braccio teso davanti a se mentre sta per prendere la mira
la testa piegata verso l'alto mi guada implorante: "Vado?".
Ho richiuso il cassetto
Ho setacciato tutta la stanza in cerca di quello che avevo lasciato
Ho trovato tutto meccanicamente come se non avessi bisogno di ricordarne la posizione
Devo aver fatto un bel casino perchè mia madre è entrata
Giovane e bellissima
Rideva
Mi ha preso in giro
Una strana calma, una calma enorme
Non so cos'è
Ma non ho mai pianto tanto come al risveglio
Ho rifatto il percorso che mi portava dalla scuola alla casa dei miei
La prima volta dpo venticinque anni
C'è una sensazione che non ho mai più provato
Non abito più lì da sempre
Ho avuto una vita
Altrove
E' solo una stupida villetta con uno sputo di giardino, ma sarà la prima cosa che comprerò
Quando sarò ricco"
mercoledì, novembre 01, 2006
Good Boys
Spezzato.
Un pervertito.
Un pazzo.
Un maniaco.
Un essere umano a pezzi.
Un piccolo puzzle che si incastra perfettamente ogni mattina.
E nella sua piccola assurdità comunque va avanti.
Comunque funziona.
In definitiva un bravo ragazzo.
Satelliti di fuoco in caduta libera questa notte.
Ti vedo ancora, così lontano,
E continuo a galleggiare in questa indolente estasi.
Cambia la luce, la sento sulla pelle
E sono sempre colpevole:
Ti desidero ancora, ma questo non importa più.
Good boys never win
Good boys always follow
Good boys never win
They all fall away and you remain
Paura di volare
Paura delle altezze e degli spazi cosmici
Tu dall'alto mi vedi e tu chiedi
Perchè sto camminando senza toccare terra?
Good boys never win
Good boys always follow
Good boys never win
They all fall away and you remain
Occhi spalancati, nel buio della notte.
Sento il sangue, caldo che non vuole fermarsi
Corro per questo viale,
Fino a che non arrivi il sole a baciarmi
Eppure sono ancora qua, di fronte a te
Che enorme disgrazia...
Sbattendo tutte le tue colorate penne,
Ti sei svegliato nudo in St.Andrews Lane
Che peccato per te...
martedì, ottobre 31, 2006
Ritorno a Casa
"Rivoglio le mie Ali Nere.
Il mio Mantello."
Il vero lusso è tornare a casa quando il sole è già tramontato.
Scivolare silenzioso tra le tante vie di questa "Scemopoli".
L'unico rumore che senti è quello di Lose You.
Arrivare al semaforo e aspettare che le luci rosse e gialle delle macchine si fermino.
Per attraversare in obliquo un grosso incrocio, camminando proprio dove mai nessuno mette piede, se non la gomma dei pneumatici delle auto.
Camminare lenti.
Per rinfacciare a quei motori accesi e ai loro guidatori quanto sia bello godersi ogni passo.
lunedì, ottobre 30, 2006
Cielo di Vaniglia
Solo azzurro.
E un puntino vaniglia, con una spruzzata di panna montata.
Un'astronave color vaniglia.
Sei partito Mr.SweetHeart.
Sei di nuovo uno SpaceCowboy.
Sei partito senza avvisare, solo un mio messaggio ha potuto raggiungerti, prima che l'iperspazio ti inghiottisse nel suo buio e profondo ventre.
Sei partito perchè non volevi più questa Terra.
Odiavi questo suolo, dove tutti scappano via inseguiti da non si sa cosa.
Forse dal Tempo, che non si è mai fermato.
Come è sempre stato nei tuoi Sogni...
Io che ti sentivo così vicino ho provato a fermarti.
Avrei voluto farti vedere i colori che il Tempo sceglie appositamente per ogni foglia che appassisce, quando arriva l'autunno.
Avrei voluto sentire con te le carezze del vento, quando freddo e imperioso scende dalle Valli del Nord, e quando caldo e placido ci raggiunge dalle infuocate Oasi del Sud.
Ma tu di tutto ciò hai visto solo tante, troppe mani.
Che egoiste si tendevano verso di te, ognuna per prendersi il suo pezzetto.
E hai scambiato la mia mano per una di quelle.
Ora sei lontano, in mezzo a stelle blu, a stelle rosse, a stelle appena nate, a stelle già morte.
Di queste io vedo ancora la Luce, mentre tu lassù sei sfuggito al tuo nemico.
Il Tempo non ti trova più, e tu nascosto lo osservi trascorrere, disperato e infuriato.
Seduto sul ponte di comando non hai più preoccupazioni.
Nessuno ti dirà "Mi ami?"
Nessuno ti chiederà "Posso baciarti?"
Ora potrai vivere quell'attesa, senza timore di dire no, senza la spada di Damocle delle occasioni perse, delle parole non dette, dei piccoli e silenziosi gesti che non hai fatto.
Io qua non posso più aspettare il tuo ritorno, non posso aspettare che ti volti.
Per osservare i colori delle foglie d'autunno ho scelto di rimanere schiavo del Tempo.
E della fretta di vivere che ogni giorno ritrovi a tavola, che ti aspetta per la colazione.
Anche io non ho detto, non ho fatto quello che avrei dovuto.
E ormai le piccole bottiglie con i miei messaggi non possono più raggiungerti.
Forse la prossima mano egoista sarà più brava di me a riportarti sulla Terra.
"Ma sai, se mi capita di crederci posso fare follie
Solo che ormai...come fai a credere alla gente?"
-Intendi...dopo che ci hai pisciate?
-Io casa.
-Anche io.
...
-Perchè guardate me? Perchè sono quella con ancora vita sociale? Volete divertirmi con le mie storie?
...
Ebbene, entrambi... No entrambi vale per due...
-Usa entrantri!
_....
Bene tutti e tre siamo stati a casa propria, soli.
E stasera siamo tutti qui insieme.
Ma non soli, abbiamo altri 3 amici.
I nostri bimbi... da veri nerds...
-Guarda, usa anche la forchetta per mangiare la pizza.
-Lui sì che è un precisino...
-Cavolo dovrò lavare anche quelle forchette.
-...Bè anche le mie...
-Ma siete due precisini!!! Come cazzo state???
-Ma cosa vuoi tu? Tu usi le forbici per tagliare la pizza!!!
-Tagliare la pizza con le forbici è la mia passione, come quelle di Amèlie.
-Sai settimana scorsa, che avevo gli orologi tutti sballati e mi svegliavo sempre in ritardo? Ho troppo fleshato che fossero partiti insieme! Uno perchè era a testa in giù e segnava l'ora speculare, l'altro pensavo che per la poetica del tempo che si ferma, qualcuno me lo avesse bloccato... "
Risultato: due birre, una pizza, due canne, tre wofel...
E quattro tavole di grafica in tre ore.
Bella!
sabato, ottobre 28, 2006
Sadik
Lui aveva voglia di sesso.
Lui aveva voglia di sesso.
Quando si incontrarono entrambi avevano voglia di sesso.
Lo chiamarono Amore.
Forse per adesso,
Forse per sempre,
Myself is Enough.
Per quanto questo mi faccia male.
E non capisco ancora
Perchè ogni tua mezza parola,
Ogni tuo sorriso,
Ogni tuo accenno mi faccia sentire questo groppo in gola.
Cos'ho che non va?
Non sarai tu a salvarmi da ogni malinconia?
Perchè?
Domanda inutile...
Forse stai come me.
Sperso in questo agrodolce limbo.
Perchè non vuoi dirmelo?
Tu sai cosa io voglio sapere.
"Io fremo dal Piacere,
Ma sento, sento solo Dolore..."
giovedì, ottobre 26, 2006
Giorno Disumano
il Primo "Bonjour Finesse DAY".
Promosso da me e dalla Elsa, domani sarà il primo giorno in cui tutti gli abitanti del pianeta saranno invitati a depurare il proprio linguaggio orale, fisico e gestuale da ogni tipo di volgarità.
Un giorno senza imprecazioni, urla, schiamazzi, emissioni corporee, rumori molesti e tutto quello che ogni giorno peggiora la qualità e la raffinatezza della nostra vita quotidiana.
Vogliamo mostrare al mondo intero quanto la volgarità sia inutile ai fini dell'espressione di sè, come essa riesca ad alterare la percezione dei comportamenti sociali e a creare logiche perverse e devianti nella comunicazione con gli altri e nello stesso dipanarsi delle relazioni all'interno della società.
E' un piccolo impegno, ma che richiede tanta applicazione e dedizione.
Perchè la gentilezza, la pacatezza e la raffinatezza possono rendere il mondo un luogo migliore.
martedì, ottobre 24, 2006
Eheheheh...
Non so...
Stasera ho voglia di ridere
Questa foto mi mette di buon umore, i miei capelli ormai fuori controllo e assurdi, lo sguardo rivolto verso l'alto.
In verità mi stavo chiedendo "Maccheddiavolosuccededentrostatesta???"
Proprio non so, un casino sempre più assurdo e complicato.
Intanto per districare un pò questa matassa di pensieri ci vorrebbero almeno due Vodka Lemon in compagnia e una sigaretta.
Voglio una serata, una sola serata per chiarire tutto.
E se si dovesse concludere con un abbraccio e due mani strette insieme, o con me che a cavallo del mio povero ronzino me ne torno a casa cantando a squarciagola sulla tangenziale Est, andrebbe bene lo stesso.
Voglio ridere
Voglio vivere
Voglio provocarti
lunedì, ottobre 23, 2006
Latte&Miele
Malessere a strascico, senza un chiaro motivo...
Come se il mio corpo ancora non avesse accettato di essere tornato alla routine, di aspettare l'autunno, poi l'inverno, eccetera eccetera.
Per questo mentre spero che si decida a mettere la testa a posto mi faccio di latte caldo e miele.
Mentre fuori una pioggerellina stanca e noiosa bagna l'asfalto e tutto il resto di questa cittadina,
di questa scemopoli...
Intanto cerco di finire il lavoro per cui dovrei essere pagato, continuo l'analisi su Zani&Zani, l'azienda fantasma, per il laboratorio di metaprogetto, mi faccio foto sì, francamente pornografiche e continuo ad avere l'impressione che tutto quello che mi stai succedendo sia l'esatta copia di quello che mi è capitato l'anno scorso.
Anche i week end si ripetono uguali.
Monotono scroscio di sciacquone del cesso.
Solo un mezzo pacchetto di Marlboro Light nella libreria testimonia che qualcosiana è cambiato
Anche la testa è continuamente persa in pensieri devianti, folli e inutili.
Stanotte mi sono svegliato alle 5 del mattino ridendo...
Non ricordo nemmeno cosa stessi sognando, ma ridevo proprio, sì e anche di gusto, volevo alzarmi e scrivere qualcosa sulla Moleskine.
E' la seconda volta questa settimana che mi succede, e non mi era mai capitato.
Ma devo dire che è una delle sensazioni più belle, quasi come quando la radiosveglia si accende proprio su una canzone speciale, quella che rende speciale tutto il giorno che ti aspetta.
Per quanto riguarda il problema più folle e deviante, ancora devo decidermi se preferisco stare zitto, e continuare a fantasticare quando sono solo sull'autobus con i Cardigans a palla nelle orecchie, oppure finalmente decidermi a parlare, riaprire una non tanto vecchia ferita e vedere se tu vorrai guarirmi del tutto.
Io che odio non dire le cose in faccia, mi sento proprio a disagio...
Intanto togliti quei jeans,
E allaccia la cintura
venerdì, ottobre 20, 2006
Iron_Man
Hai perso la testa?
Puoi vedere o sei cieco?
Puoi ancora camminare,
O basta accarezzarti per sentirti cadere?
Ma sei vivo o non più?
Hai ancora pensieri in testa?
Bè presto mi dovrò dimenticare di te,
Perchè preoccuparmene?
Sei tornato acciaio,
Circondato da quel invincibile campo magnetico
Che ci fa perdere nei tuoi occhi
Che ci fa sognare i tuoi palmi
Che ti fa viaggiare nel tempo
Attraverso il futuro di questa Umanità
Ora sei tornato
Ed è tempo di spargere paura
Ricacciare in quella tomba
Le persone che tempo fa incantasti
E forse salvasti...
Ma ancora tutti ti vogliono,
Mentre tu fissi immobile il mondo
Perso in quei sogni
In cui presto ti addormenterai.
Ma ancora tutti ti vogliono.
Tu in silenzio abbassi gli occhi.
Ignorando
Scappando da quelle mani tese e omicide.
Scappi,
Veloce quanto puoi,
Fino a che del mondo intorno a te
Restino solo sfocate chiazze di colore.
Anche io ti vedrò chiazza di colore,
Di tutti i colori che non mi hai mai voluto mostrare.
Ti offrirò una mano tesa,
Illuminata,
Ferma,
Gentile.
Scivolerai di nuovo silenzioso al mio fianco?
Sparirai nuovamente nel buoi?
La stella grigia brillerà sola nella notte?
giovedì, ottobre 19, 2006
Leileileileilei
Voglio respirare come un animale
voglio stare bene come un animale
spero di dormire almeno come un animale
e riuscirò a giocare come un animale
voglio rotolare come un animale
ti voglio annusare come un animale
voglio imparare a stare solo come un animale
guardare in faccia ad ogni pericolo
ma sono un uomo
e non lo posso fare
non sono un animale
respirare, correre, riposare
abbaiare, continuare a far l'amore
invecchiare, morire
ululare, rotolare, correre, dormire, respirare, morire...
mercoledì, ottobre 18, 2006
Il mondo dei sogni
Una bella calza autoreggente spunta dalle viscere del mio zaino.
Della serie a volte, anche spesso ritornano...
Te la devo restituire?
Tornando con i piedi per terra, mi sto inoltrando nel mondo della nuova economia, della nuova comunicazione di massa.
L'economia del simbolico...
Non importa cosa produciamo, ma i sogni, i sentimenti, le idee, i valori che comunichiamo con il nostro oggetto.
Fino a trasmetterli al compratore, affinchè egli possa trasmetterli a chi lo vede utilizzare il suo prodotto, affichè egli possa riconoscersi nella tribù degli altri che hanno comprato lo stesso prodotto.
Al posto del luogo, al posto dell'associazione, per determinare l'identità umana s'è imposto il prodotto stesso.
Zani&Zani è tutto questo. Non cercate cosa essa sia, infatti di questa azienda fantasma non si può scoprire nulla.
Tutto ciò che è viene rappresentato dai suoi prodotti.
Tutto un universo fatto di valenze estetiche, pratiche, simboliche.
Dopo tutte queste fascinazioni non riesco però a far tacere una vocina nel subconscio...
"Vuoi essere qualcuno? Comprami!"
Mi sono infilato in un mondo che ho sempre definito pornografico, ipocrita, schizofrenico e deviante....